Bacche di ginepro: tipologie, proprietà, benefici, uso e controindicazioni

0

Le bacche di ginepro sono frutti carnosi, esteticamente simili ai mirtilli, ottenuti dalle piante del genere Juniperus. Sono ampiamente utilizzate in ambiente culinario come spezie, per l’estrazione dell’omonimo olio essenziale e come rimedio fitoterapico. E’ bene precisare che non tutte le specie di ginepro producono bacche commestibili. Ad esempio, le bacche della specie Juniperus sabina sono velenose.

Il ginepro comprende specie arboree ed arbustive, caratterizzate da foglie aghiformi. Predilige terreni rocciosi e drenanti, sia con clima freddo alpino che Mediterraneo.

Queste bacche sono piccoli frutti sferici (7 – 9 mm di diametro), di colore viola-bluastro e dal sapore acre e aromatico. La polpa ha una colorazione rosso-bruna contenente semini lunghi ed angolosi.

Le bacche di ginepro vantano diverse proprietà benefiche fin dall’antichità. Sono ampiamente utilizzate nella medicina popolare, settore culinario e fitoterapico.

Scopriamo insieme le loro tipologie, proprietà, benefici, usi e controindicazioni.

Tipologie più comuni

Le specie di ginepro più comuni sono: Juniperus communis, J. sabina, J. virginiana e J. rigida.

  • Communis: noto anche come “ginepro comune”, produce bacche eduli. Cresce in luoghi aridi, incolti o boschivi fino ad altezze di 2500 metri s.l.m. Si presenta di aspetto arbustivo (1 – 10 metri di altezza), con foglie aghiformi e fiori unisessuali che producono poi le famose bacche.
  • Sabina: chiamato volgarmente “ginepro sabina”, è una pianta velenosa. Si tratta di un arbusto cespuglioso alto massimo 5 metri, con foglie squamiformi (in alcuni casi aghiformi) e corteccia rosso-bruna. Predilige luoghi soleggiati e scoscesi delle zone montane. Produce frutti velenosi.
  • Virginiana: chiamato anche “cedro della Virginia”, è una specie coltivata nell’arboricoltura da legno. Originario dell’America nord-orientale, è un albero che può raggiungere anche i 30 metri di altezza. Le foglie sono verdi-grigiastre, in parte aghiformi e in parte squamiformi. Produce delle pseudobacche ovoidali pruinose ed erette.
  • Rigida: specie rustica, originaria del Giappone e della Corea. E’ un albero sempre verde alto massimo 9 metri e caratterizzato da ramificazioni slanciate con effetto ricadente. Le foglie sono aghiformi e rigide, riunite in gruppi di 3 e di colore verde-giallastro. Le pseudobacche sono di colore nerastro e ricoperte da pruina (velo ceroso).

Proprietà nutrizionali

In 100 gr di bacche di ginepro essiccate troviamo (328 kcal):

  • carboidrati 80 gr (di cui 30 gr di zuccheri);
  • fibre 0,5 gr;
  • proteine 0,5 gr;
  • grassi 0,5 gr.

Le bacche contengono anche resine, pectine, inosite, terpeni, flavonoidi e gineprina (o juneprina). Quest’ultima è una sostanza amara che conferisce loro il tipico sapore acre-dolciastro.

Benefici delle bacche di ginepro

Le proprietà benefiche di queste bacche erano già note dal tempo degli antichi egizi. Le usavano infatti per le imbalsamazioni e per disinfestare gli ambienti. Ampiamente utilizzate nella medicina popolare per curare diversi disturbi. I numerosi principi attivi contenuti nelle bacche di ginepro, conferiscono loro importanti benefici terapeutici. Vediamoli nel dettaglio.

  • Diuretici. Uno dei principali benefici del ginepro, e quindi delle sue bacche, è proprio quello di stimolare la diuresi. Ottimo alleato dunque per combattere la ritenzione idrica e l’eccesso di acido urico. Sarà sufficiente preparare un infuso utilizzando 4 – 5 gr di bacche con 200 ml di acqua per 3 volte al giorno.
  • Antisettici. I terpeni presenti nelle bacche vengono prodotti dalla pianta per evitare la colonizzazione da parte di microrganismi. Sono molecole caratterizzate infatti da un notevole potere antibatterico. Apportano dunque benefici in caso di infezioni del tratto urinario (es. cistite), raffreddore o mal di gola.
  • Antinfiammatori. Grazie sempre ai terpeni, le bacche sono in grado di disattivare una specifica molecola responsabile dello stato infiammatorio. Ad esempio, l’olio essenziale estratto dalle bacche è un perfetto alleato per alleviare il fastidio delle emorroidi. Per questa proprietà infiammatoria, i frutti di ginepro sono adatti per artrite, reumatismi e dolori articolari in genere.
  • Digestivi. Masticare qualche bacca dopo i pasti favorisce la digestione. La juneprina presente nelle bacche aumenta la produzione degli acidi gastrici.
  • Anti-diabete. Studi recenti sembrano aver messo in evidenza la capacità delle bacche di ridurre la glicemia nel sangue.
  • Anti-tussivi.I terpeni, in particolare il pinene, sono utili anche per calmare la tosse. Questa molecola agisce infatti come broncodilatatore consentendo di conseguenza una migliore ventilazione.
  • Benefici per la pelle. Gli impacchi a base di bacche mature di ginepro hanno effetti benefici contro brufoli ed acne. Ottime anche per combattere altri problemi cutanei come verruche, eczemi e psoriasi.

Usi delle bacche di ginepro

Nel settore culinario le bacche di ginepro vengono utilizzate come spezie. Principalmente impiegate per aromatizzare carni rosse e selvaggina. Tuttavia, sono molto apprezzate anche per impreziosire preparazioni di patate o pesce al cartoccio. Rappresentano anche gli ingredienti principali per la formulazione di alcuni liquori. Meno conosciuta ma piuttosto ricercata è la marmellata a base di ginepro. All’estero invece è nota la salsa di bacche di ginepro per condire piatti a base di carne.

In ambito fitoterapico il ginepro viene utilizzato sotto forma di bacche essiccate, foglie essiccate e olio essenziale. Con le parti essiccate della pianta si possono realizzare delle ottime tisane per favorire la digestione e la diuresi. L’olio essenziale di ginepro è un liquido oleoso ottenuto per distillazione dalle bacche triturate. E’ idelae per alleviare dolori articolari, emorroidi e tosse (3 gocce insieme al miele). Il suo gusto è balsamico, amaro e piccante.

Curiosità

Nella cultura popolare antica, era uso comune appendere fuori la porta o finestra dei rametti di ginepro per allontanare le streghe. Secondo gli antichi infatti, le streghe non avrebbero resistito nel contare gli aghetti spinosi (foglie) e perdendo il conto avrebbero ricominciato a contare da capo. Così facendo avrebbero distolto l’attenzione dall’entrare in casa. Inoltre, il ginepro veniva anche bruciato durante dei riti propizi e scaramantici.

Controindicazioni

Le bacche e l’olio essenziale di ginepro sono controindicati in gravidanza e allattamento. Non vanno assunti in caso di allergia specifica. In presenza di reazioni avverse cutanee o sistemiche, sospendere l’utilizzo delle bacche e/o olio. Vengono sconsigliati in caso di patologie renali e gastrointestinale di natura infiammatoria. Bacche ed olio essenziale non sono raccomandati anche per bambini e ragazzi sotto i 18 anni.

Molto raramente sono stati registrati effetti collaterali dovuti principalmente ad un dosaggio eccessivo o ad un uso prolungato. Come ad esempio: shock anafilattico, convulsioni, danno renale o peggioramento e contrazioni uterine. Generalmente è consigliabile non assumere ginepro per più di 2 mesi.

In caso di uso locale, l’olio essenziale va sempre miscelato con altri oli essenziali. Quando utilizzato nella forma pura può causare irritazioni cutanee.

Ad oggi non si conoscono interazioni tra le bacche/olio essenziale di ginepro con i farmaci. Tuttavia, non si possono escludere interazioni con diuretici ed ipoglicemizzanti orali.

Share.

Leave A Reply