Cavoletti di Bruxelles: tipologie, proprietà, benefici, uso e controindicazioni

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I cavoletti di Bruxelles o cavolini di Bruxelles (Brassica oleracea var. gemmifera) sono una varietà della specie B. oleracea appartenente alla famiglia dei cavoli (Brassicacee). Nonostante rientrino nella stessa categoria dei broccoli, cavolfiori, cappuccio, ecc., i cavolini di Bruxelles costituiscono i germogli e non il fiore centrale della pianta. Un’altra differenza è che la pianta Brassica oleracea var. gemmifera produce numerosi e piccoli germogli e non un unico grosso germoglio centrale.

E’ un ortaggio invernale coltivato principalmente nel nord Europa con ciclo colturale annuale. Caratterizzato da una radice a fittone, fusto eretto che varia tra i 30 ed i 90 cm e foglie dotate di picciolo. La colorazione fogliare è verde opaco con tonalità tendenti al violaceo in alcune varietà. Il cavoletto ha una forma globulare ed è composto da foglioline embricate (una sopra all’altra). Si tratta di una pianta che si adatta a tutti i tipi di suolo e resiste molto bene alle basse temperature (anche a -12 °C).

Questo ortaggio è originario del Belgio e viene coltivato soprattutto in Europa. Le principali nazioni produttrici sono Inghilterra, Francia e Olanda.

I cavolini di Bruxelles, ricchi di antiossidanti, sono molto apprezzati in cucina e vengono consumati principalmente lessi oppure usati come ingredienti di piatti più elaborati.

Scopriamo insieme le tipologie, proprietà, benefici, usi e controindicazioni del cavoletto di Bruxelles.

Tipologie di cavoletti di Bruxelles

Il cavolino di Bruxelles comprende numerose varietà, in grado di adattarsi a diverse stagioni e di conseguenza ai differenti climi. In base al periodo produttivo distinguiamo i:

  • Precoci (produzione da fine settembre a novembre) – Mezzo nano, Asgard, Cor, Lunet, Mallard, Nicoline, Porter e Riga.
  • Semi-tardivi (produzione da novembre a dicembre) – Citadelle, Héraclès, Kundry, Odessa, Pilar, Rampart, Tornado e Perfection.
  • Tardivi (produzione da gennaio a marzo) – Content, Edmund, Stat, Gabion, Igor, Lauris e Pinacle.

Proprietà nutrizionali

I cavoletti di Bruxelles apportano 37 kcal per 100 gr di prodotto crudo e 59 kcal per 100 gr di prodotto bollito.

Contengono una buona quantità di sali minerali come fosforo, sodio, potassio e ferro.

Il contenuto vitaminico è maggiormente rappresentato dalle vitamine C (soprattutto), A, B (B1, B2 e B3) e K. Cento grammi di cavolini di Bruxelles forniscono l’80% del fabbisogno giornaliero di vitamina C!

Sono anche ricchi di fibre e sostanze antiossidanti come tiocianati, beta-carotene, clorofilla, glucosinolati, zeaxantina, acido lipoico, indoli e isotiocianati (es. sulforafano).

Riportiamo di seguito la composizione nutritiva dettagliata del cavoletto crudo.

  • Acqua 77 gr;
  • Fibra alimentare 5 gr;
  • Carboidrati 4,2 gr (3,3 gr di zuccheri);
  • Proteine 4,2 gr;
  • Grassi 0,5 gr.

Benefici dei cavoletti di Bruxelles

  • Antiossidanti, antitumorali e antinfiammatori: sono ortaggi ricchi di sostanze fenoliche dal notevole potere antiossidante. Questi composti forniscono grandi benefici alla salute poichè in grado di contrastare l’attività dei radicali liberi. Diversi studi hanno dimostrato come consumare i cavoli può ridurre la crescita di cellule tumorali intestinali, limitare lo stress ossidativo ed infiammazioni croniche. Alcune ricerche hanno evidenziato come le persone che mangiano regolarmente questo tipo di ortaggio hanno una minore incidenza di sviluppare il cancro.
  • Combattono la stitichezza e colesterolo: i cavolini di Bruxelles apportano una buona quantità di fibra. Di conseguenza, sono ottimi alleati per regolare la funzione intestinale favorendo l’espulsione delle feci e per la riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue.
  • Contrastano il diabete: studi hanno collegato il consumo regolare delle Brassicacee con un ridotto rischio di diabete. Questo perchè la fibra alimentare contenuta, non venendo digerita, si muove lentamente lungo il tratto digerente rallentando l’assorbimento degli zuccheri nel sangue. Inoltre, questi vegetali contengono anche acido lipoico. Si tratta di un composto capace di potenziare l’effetto dell’insulina abbassando più efficacemente la glicemia nel sangue.
  • Diuretici: per le loro proprietà diuretiche, i cavolini sono un alimento molto adatto per chi soffre di ritenzione idrica.

Usi culinari dei cavoletti di Bruxelles

I cavolini vengono utilizzati principalmente come contorno da abbinare perfettamente ai formaggi oppure alle carni lessate o arrosto. Possono anche essere consumati soli con uva o uvetta sultanina, conditi con una salsa di panna e noce moscata o accompagnati da un trito di mandorle o noci. Si prestano benissimo a tanti tipi diversi di cottura: al forno, stufati, bolliti, al vapore, in padella o gratinati. E’ preferibile una cottura al vapore, così da mantenere inalterate le loro proprietà organolettiche. A questo scopo, il consumo a crudo è la scelta migliore! Come il cavolo cappuccio, i cavoletti di Bruxelles sono formati da foglie molto tenere. Potete sfogliarli oppure tagliarli a fettine sottilissime e condirli semplicemente con olio, sale, aceto e limone.

Sono inoltre ottimi per arricchire il gusto di insalate invernali, zuppe di verdura e vellutate. Il sapore deciso e pungente di questo ortaggio li rende ideali anche per realizzare primi piatti sfiziosi come gnocchi, risotti e pasta.

Per eliminare il loro sapore amarognolo, è possibile (dopo lessatura), caramellarli con un cucchiaio di zucchero di canna o con un cucchiaio di sciroppo d’acero e mezzo bicchiere di acqua. Risulteranno croccanti e con un retrogusto dolciastro.

Consigli per la coltivazione

Il clima ottimale per coltivare il cavoletto di Bruxelles è quello mediamente fresco. Le temperature non devono essere superiori ai 20 °C durante le stagioni più calde. Inoltre, sarebbe meglio evitare un’esposizione continua al sole. La coltivazione avviene principalmente per semina tra giugno ed ottobre, utilizzando dei semenzai. Dopo circa una settimana compariranno i primi germogli e raggiunti i 15 centimetri si potrà procedere al trapianto in terra.

Il terreno ideale è morbido e di medio impasto, arricchito con concimi azotati oppure organici (es. compost). E’ importante non esagerare con la fertilizzazione. Il rischio è quello infatti di produrre una fioritura anticipata, riducendo le possibilità di un buon raccolto. Il terreno poi deve essere ampiamente drenante.

La frequenza di irrigazione dipende dalla stagione. Nei periodi più freddi dell’anno (autunno e inverno), possono essere sufficienti i normali fenomeni atmosferici. In primavera e in estate, l’annaffiatura deve crescere invece all’aumentare delle temperature (anche tutti i giorni) facendo sempre riferimento all’aridità del terreno.

La raccolta avviene quando i germogli ascellari avranno raggiunto una grandezza sufficiente per il consumo. In genere un paio di mesi dopo la messa in dimora. L’operazione di raccolto, avviene solitamente dalla base della pianta verso l’alto.

Curiosità

  • In passato l’acqua di cottura dei cavolini di Bruxelles veniva impiegata come rimedio per smaltire le sbornie.
  • Nonostante nel loro nome compaia “Bruxelles”, secondo la tradizione popolare sembra che siano invece originari dell’Italia e solo successivamente furono importati in Belgio dai legionari romani. Ovviamente non si hanno evidenze scientifiche che sostengano quanto appena affermato. Infatti, secondo altre testimonianze questa verdura venne coltivata per la prima volta in Europa nel XII secolo nelle vicinanze di Bruxelles.
  • Sapevate che i cavoletti di Bruxelles possono essere efficacemente coltivati anche in vaso? Questo è possibile in quanto si tratta di una pianta di medie dimensioni e può produrre 20 – 40 cavoletti (quanto basta per una produzione limitata al balcone). Il vaso dovrà essere profondo circa 40 cm e sufficientemente largo per garantire la naturale estensione dell’ortaggio. Sul fondo andrà predisposto un letto di ghiaia e cocci, per aumentare il deflusso d’acqua ed evitare così i ristagni. Infine riempite il vaso con del terriccio morbido, non eccessivamente concimato.

Controindicazioni

I cavolini di Bruxelles non presentano particolari controindicazioni ed effetti collaterali. Tuttavia, non si raccomanda il loro consumo a chi soffre di gotta o iperuricemia per la notevole presenza di purine in essi contenute.

L’uso eccessivo potrebbe causare disordini gastrointestinali come meteorismo e gonfiore addominale, soprattutto in persone sensibili.

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