Cappuccio: tipologie, proprietà, benefici, uso e controindicazioni

0

Il cappuccio (Brassica oleracea var. capitata) è una varietà di cavolo appartenente alla specie B. oleracea e alla grande famiglia delle Crucifere. Diverse sono le sottospecie che ricadano nella specie B. oleracea: broccoli, cavolfiori, verza, rapa, ecc.

Si tratta di una pianta erbacea biennale a forma di palla compatta caratterizzata da foglie verdi, lisce, concave e serrate. La testa rotonda formata da tante foglie ricurve è la parte commestibile. Può raggiungere i 50 cm di altezza e la forma della testa può essere sferica, conica oppure ovale. I suoi fiori sono di colore giallo e producono semi scuri e rotondi. La coltivazione è piuttosto semplice e, se seminato su un terreno adatto e curato, il prodotto crescerà senza alcun problema.

Le origini di questa varietà di cavolo sono europee e risalgono a tempi molto antichi. Ad esempio, gli antichi romani utilizzavano il cappuccio come rimedio contro gli effetti collaterali dall’abuso di alcool ma anche come trattamento per reumatismi, mal di gola, raucedine, coliche, ecc.

E’ un ortaggio molto diffuso nell’Europa del Nord (es. Germania) ma è anche largamente coltivato nei nostri orti. Dal cavolo cappuccio vengono prodotti i famosi crauti, in seguito ad un processo di fermentazione.

Il cavolo cappuccio è ricco di vitamine, minerali e molecole antiossidanti. Viene ampiamente apprezzato dai nutrizionisti ed esperti del settore sia per le proprietà terapeutiche e sia per l’elevato valore nutritivo.

Ma quali sono le tipologie, proprietà, benefici, usi e controindicazioni di questo ortaggio?

Tipologie del cappuccio

Esistono diverse varietà di cavolo cappuccio, seminate in differenti momenti dell’anno. In base all’epoca di maturazione si distinguono specialità precoci (primaverili) e tardive (invernali). Le varietà primaverili vengono seminate a settembre mentre quelle invernali a maggio – giugno. La raccolta avviene quando il cappuccio è compatto e ben chiuso. Generalmente, le tipologie primaverili sono raccolte a maggio e le invernali durante tutto l’inverno.

Inoltre, è possibile trovare in commercio due tipi di colorazioni: bianca o verde e rossa. Entrambe vantano le stesse caratteristiche botaniche, chimico-nutrizionali (ad eccezione del contenuto in pigmenti) e di coltivazione. In base al colore e alla fioritura distinguiamo:

  • rosso tardivo – Monhrenkopl, Septemberrot
  • rosso precoce – Testa di negro
  • bianco o verde precoce – Mercato di Copenhagen, Gloria di Enkhuizen, Filderkraut Spezialzucht (consigliato per la produzione dei crauti)

Proprietà nutrizionali

Il cavolo cappuccio apporta solamente 25 kcal per 100 gr di prodotto crudo. Di seguito la composizione nutrizionale della varietà bianca e rossa.

  • Carboidrati: 53% o 2,5 gr (bianco) e 56% o 2,7 gr (rosso);
  • Proteine: 45% o 2,1 gr (bianco) e 40% o 1,9 gr (rosso);
  • Lipidi: 2% o 0,1 gr (bianco) e 4% o 0,2 gr (rosso).

Entrambe le tipologie contengono circa 92 gr di acqua.

Questo ortaggio è ricco di importanti sali minerali come potassio, calcio, ferro (anche se poco biodisponibile), fosforo e sodio.

Tra le vitamine, quella maggiormente rappresentata è la vitamina C dal notevole potere antiossidante.

Inoltre, il cappuccio è una buona fonte di molecole importantissime per la salute del nostro organismo: acidi grassi (omega-3 ed omega-6), beta-carotene, fibre, glucosinolati, isotiocianati (es. sulforafano) e indolo-3-carbinolo.

Benefici del cappuccio

  • Antinfiammatorio: il cappuccio è ricco di glutammina e di antiossidanti. Sostanze in grado di ridurre infiammazioni come dolori articolari, problemi cardiovascolari e malattie cutanee.
  • Immunostimolante: essendo ricco di vitamina C, questo ortaggio contribuisce a rafforzare il sistema immunitario combattendo i malanni invernali come tosse, influenza e mal di gola.
  • Ipocolesterolemizzante: il cappuccio contiene una buona quantità di sequestranti degli acidi biliari. Si tratta di sostanze che legandosi agli acidi biliari dell’apparato digerente ne impediscono il riassorbimento. Sono capaci infatti di ridurre i livelli di colesterolo, diminuendo di conseguenza il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
  • Regolatore delle funzioni intestinali: la ricchezza in fibra ed acqua rende tale ortaggio un perfetto alleato contro la stitichezza. Inserito in una dieta sana e varia promuove la salute generale del tratto intestinale.
  • Antianemico: il cappuccio aiuta a ridurre l’anemia grazie alla notevole presenza di vitamina C. Quest’ultima infatti aumenta l’assorbimento del ferro riducendo il rischio di sviluppare l’anemia.
  • Antitumorale: uno studio del 2007 pubblicato su Nutritional Pharmacology ha evidenziato come il sulforafano e l’indolo-3-carbinolo (entrambi presenti nel cavolo) possono essere utili nel trattamento delle infezioni da papilloma virus, nella neoplasia intraepiteliale cervicale e nella papillomatosi respiratoria.
  • Antipertensivo: il cappuccio è ottimo anche per abbassare la pressione sanguigna, grazie alla presenza dell’acido glutammico.
  • Alleato contro le malattie cardiovascolari: gli acidi grassi presenti in questo ortaggio aiutano a mantenere sani il cuore e le arterie. Recenti studi hanno dimostrato che il sulforafano aiuta a riattivare la proteina Nfr2, capace di mantenere i vasi sanguigni liberi dai grassi. Il cappuccio è dunque un valido aiuto contro infarto ed ictus.
  • Antiossidante: questa tipologia di cavolo contiene fino a 45 tipi diversi di flavonoidi (potenti antiossidanti). Il cavolo cappuccio aiuta dunque a combattere i radicali liberi contrastando l’invecchiamento cellulare precoce e prevendo diverse malattie causate dallo stress ossidativo.

Usi del cappuccio e consigli per l’acquisto

Per esseri certi di acquistare un prodotto fresco è bene sempre scegliere un cavolo cappuccio con il colore più intenso. Al tatto poi deve risultare compatto e denso, non morbido. Inoltre, meglio optare per cavoli con foglie ben chiuse e “croccanti”. Le foglie non devono essere penzolanti e presentare macchie o segni di scolorimento.
Questo ortaggio può essere consumato crudo, ad esempio nelle insalate, oppure cotto. E’ un contorno piuttosto nutriente e saporito; quando cucinato accompagna bene sia i primi (pasta, risotti e zuppe) sia i secondi piatti (involtini, saccottini, stufati, ecc.). Per mantenere tutte le sostanze nutritive, così come per le altre verdure, il cavolo cappuccio va cucinato preferibilmente al vapore.
Particolarmente apprezzato è inoltre il succo di cavolo, utile per disintossicare fegato ed organismo.

Controindicazioni

Il cavolo cappuccio non presenta particolari controindicazioni o effetti collaterali, salvo nei casi accertati di ipersensibilità verso tale ortaggio.

Tuttavia, se consumato in quantità eccessive può causare disordini gastrointestinali come flatulenza, meteorismo e gonfiore addominale. Si raccomanda dunque di consumare questo ortaggio nelle giuste dosi, soprattutto alle persone già soggette a questi fastidi.

Inoltre è bene ricordare che tutte le brassicacee contengono alcuni fattori antinutrizionali (es. ossalati e fattori antitiroidei). Nello specifico, gli ossalati sono in grado di legarsi al calcio e di limitarne di conseguenza l’assorbimento. I fattori antitiroidei, come i tioossazolidoni (composti gozzigeni), possono chelare ed inibire la captazione dello iodio nella tiroide. Generalmente questi composti sono però presenti in concentrazioni moderate. Il problema può quindi sorgere quando la dieta risulta povera e monotona.

Share.

Leave A Reply