Stitichezza: cause, rimedi naturali, dieta e consigli

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La stitichezza è uno dei disturbi più comuni e frequenti. Essa si manifesta con un’evacuazione diradata nel tempo e in genere difficoltosa. Di solito, chi soffre di stitichezza lamenta la presenza di feci dure e non facili da espellere: una situazione che, alla lunga, finisce per comportare tutta una serie di malesseri che non si riflettono solo sull’intestino.

Maggiormente soggette ad episodi di stitichezza sono le donne a causa della loro conformazione anatomica ed ormonale. Non è bassa, comunque, neppure la percentuale di persone di sesso maschile che soffre di questo disturbo.

Stitichezza: le cause

Se è vero che la stitichezza quasi mai è spia di malattie serie, in caso di un repentino quanto inspiegabile cambiamento delle proprie abitudini intestinali, sarebbe sempre opportuno consultare il medico. Sarà lui, infatti, a decidere eventuali esami ed approfondimenti diagnostici da effettuare per escludere patologie più o meno gravi da cui la stitichezza potrebbe dipendere.

Tra le cause più comuni della stitichezza troviamo l’ipotiroidismo, che causa rallentamento del metabolismo e della motilità intestinale. Anche patologie neurologiche come il Morbo di Parkinson possono determinare questo disturbo a causa dell’alterazione nervosa – anche a livello intestinale – che esse comportano.

La stitichezza, normalmente, è una conseguenza del diabete così come la celiachia (intolleranza al glutine), tumori intestinali e la sindrome del colon irritabile che porta ad un brusco alternarsi di stipsi e diarrea.

Fortunatamente si tratta di eventi rari poiché, quasi sempre, la stitichezza è frutto di abitudini sbagliate, soprattutto di un’alimentazione non appropriata e di mancanza di attività fisica, oltre che dell’uso (e abuso) di alcuni farmaci (antidepressivi, ansiolitici e analgesici in particolare), di stati psicologici alterati (depressione e ansia) e di stress prolungato.

In tutti questi casi è possibile intervenire modificando il proprio stile di vita e affidandosi a cure dolci e a rimedi naturali efficaci. Seguendo una corretta alimentazione e usando rimedi naturali, si potrà evitare il ricorso a purghe e lassativi: ad essi, infatti, sarebbe il caso di ricorrere solo in situazioni estreme ed il meno possibile.

Stitichezza: i sintomi più comuni

Una serie di sintomi più o meno fastidiosi si accompagna in genere alla stitichezza che, se prolungata nel tempo perché sottovalutata e non curata, può condurre all’insorgere di ulteriori e sgradevoli conseguenze.

I principali sintomi della stitichezza sono: mal di pancia e di schiena, pesantezza e gonfiore addominale, flatulenza, malessere generale e spiacevole sensazione di eccessiva pienezza.

Anche il mal di testa, la nausea, l’inappetenza, difficoltà digestive e alito cattivo accompagnato dalla presenza di una patina biancastra sulla lingua, possono essere sintomi di stitichezza. Inoltre la stipsi, specie se di lunga durata, può portare anche all’insorgere di emorroidi e ragadi anali, derivanti dallo sforzo che l’evacuazione comporta. Altre conseguenze della stitichezza possono essere: intossicazione del fegato e, nelle donne in particolare, costituzionalmente più predisposte, a ricorrenti episodi di cistite.

In definitiva, i sintomi comunemente associati alla stitichezza, sono strettamente correlati alla mancata espulsione delle tossine, possibile solo quando le funzioni intestinali sono esplicate in modo puntuale e corretto.

Stitichezza: rimedi naturali per curarla

La stitichezza è un disturbo che risponde molto bene ai rimedi naturali, fitoterapici e persino ai vecchi rimedi “della nonna”. Stiamo parlando di soluzioni a base di erbe, tisane e decotti derivate dalla tradizione popolare che, non di rado, aiutano a risolvere anche le situazioni più difficili.

Tra i rimedi casalinghi “meccanici” da utilizzare in caso di attacchi di stitichezza, ricordiamo:

1. Glicerina: venduta già pronta in farmacia (le cosiddette “perette”). Essa, inserita nel retto, stimola la defecazione e ammorbidisce il materiale fecale rendendolo al contempo più facile da eliminare.

2. Olio di oliva (preferibile a quelli chimici), per il suo naturale potere emolliente e lubrificante.

3. Clismi e microclismi, che si rivelano utili in caso di “tappo fecale”: la miscela di acqua e olio inserita direttamente nel retto ammorbidisce le feci e stimola l’evacuazione.

4. Massaggio addominale: da eseguire per almeno 5 minuti provocando una leggera pressione sulla pancia in senso orario e antiorario per stimolare la defecazione. Si sconsiglia alle donne in gravidanza di effettuare questo massaggio: la stipsi, in questi caso, deve essere trattata nei modi opportuni e solo sotto controllo medico.

5. Bere un bicchiere di acqua calda al mattino, appena svegli, rigorosamente a digiuno potrebbe aiutare a prevenire episodi di stipsi.

L’omeopatia e la fitoterapia utilizzano numerose erbe ed estratti da assumere sotto forma di tisane, decotti, capsule, tavolette e compresse per affrontare il problema della stitichezza sia nella prevenzione che nella cura.

Le più utili in tal senso sono:

  • malva, tamarindo, semi di lino, semi di psillio, glucomannano e tutte le piante che contengono mucillagine: questa sostanza, infatti, richiamando acqua e gonfiandosi nell’intestino, fa aumentare massa e volume delle feci ammorbidendole;
  • senna, fragola, aloe e rabarbaro: sono tutte piante che agiscono direttamente favorendo la peristalsi e quindi l’espulsione del materiale fecale. Tali rimedi naturali sono assolutamente evitati in gravidanza poiché potrebbero favorire le contrazioni dell’utero.

In ogni caso, prima di utilizzare rimedi naturali o casalinghi, vi consigliamo sempre di consultare il vostro medico di fiducia, l’unico in grado di indirizzarvi verso la scelta migliore e informarvi su eventuali effetti collaterali.

Stitichezza: alimentazione e consigli per una sana prevenzione

cosa mangiare contro la stitichezza

La stitichezza, lo abbiamo chiarito da principio, è spesso causata da cattive abitudini alimentari e da uno stile di vita in generale poco corretto (scarsa o nulla attività fisica, stress, fumo, alcol ecc.): correggere tali abitudini e stili di vita è il primo fondamentale passo per prevenire la stipsi.

Ecco un elenco di validi consigli per combattere la stitichezza su tutti i fronti:

1. Alimentazione: si deve partire da qui. Privilegiate una dieta ricca di frutta e verdura, cereali e cibi integrali, evitate invece piatti elaborati con molti grassi, condimenti e zuccheri, cibi raffinati e farine bianche. Tra le verdure ricordiamo di mangiare spesso gli asparagi, la cicoria, i cavolfiori, gli spinaci e i fagiolini, oltre a cavoletti di Bruxelles, carote, broccoli e porri. Ottimi anche i legumi che andrebbero mangiati spesso in minestroni e minestre perché ricchissimi di fibre. Perfetti gli alimenti che contengono fermenti lattici vivi come yogurt e probiotici. In caso di un attacco di stipsi particolarmente ostinato, provate a risolvere la situazione consumando mele cotte (non crude), kiwi e prugne secche (potete lasciarne 5 in ammollo in acqua dentro una tazza la sera e il mattino seguente mangiarle bevendo anche il succo ottenuto). Evitate riso e limone.

2. Evitare fumo e alcol che non giovano a nulla, funzionalità intestinale compresa.

3. Bevete almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, un’abitudine sana che, tra l’altro, aiuta la motilità intestinale e ammorbidisce le feci;

4. Per favorire la digestione mangiate con calma e masticate lentamente.

5. Fare attività fisica: se non volete cimentarvi in uno sport vero e proprio, cercate almeno di passeggiare mezz’ora al giorno, fate le scale e muovetevi a piedi il più possibile.

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