Asparagi: proprietà, valori nutrizionali, calorie, tipologie e controindicazioni

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Gli asparagi sono ortaggi da fiore dalle moltissime proprietà benefiche, appartenenti al genere Asparagus e alla famiglia delle Liliaceae. Si tratta di germogli (turioni) generalmente di colore verde che necessitano una coltura abbastanza complicata. La coltivazione dell’asparago deve infatti fronteggiare l’infestazione di diversi parassiti come coleotteri, mosche specie-specifiche, funghi, ecc. Per crescere necessita di un terreno molto drenante e lavorato e devono poi essere colti appena spunta il turione. Se quest’ultimo cresce più del dovuto si ottiene infatti un inspessimento della corteccia con conseguente riduzione della commestibilità e gradevolezza dell’asparago stesso.

Gli asparagi sono piante rizomatose dotate di un fusto orizzontale e sotterraneo (rizoma), da cui spuntano i turioni commestibili. Sono caratterizzati da steli erbacei (eretti e ramosi) sprovvisti di spine, foglie aghiformi e da fiori bianchi che si trasformano in bacche rosse.

L’asparago è originario dell’Asia ma oggi è ormai diffuso in tutta l’Europa. Italia, Francia e Germania sono i maggiori produttori a livello europeo. Vanta importanti proprietà benefiche tra cui quelle disintossicanti, diuretiche ed antiossidanti.

Ma quali sono le proprietà, i valori nutrizionali, le calorie, le tipologie e le controindicazioni di questi ortaggi?

Proprietà e Benefici degli asparagi

  • Stimolano la diuresi e la depurazione: grazie all’abbondanza di acqua, potassio e asparagina, gli asparagi stimolano la diuresi e la funzione renale ed epatica. Utili quindi in caso di ritenzione idrica, disintossicazione, cellulite, edema e ipertensione.
  • Prevengono il diabete: alcuni nutrienti presenti nell’asparago prevengono il rischio di diabete di tipo 2. Alcuni studi hanno dimostrato l’efficacia di questo ortaggio nel regolare i livelli di glucosio nel sangue. Migliorano dunque la secrezione di insulina ed il funzionamento del pancreas (produttore di insulina).
  • Migliorano la circolazione: gli asparagi sono ricchi di antiossidanti tra cui la rutina. Questa sostanza è un bioflavonoide in grado di migliorare il microcircolo sanguigno. Contrastano infatti la formazione degli edemi favorendo la permeabilità dei capillari sanguigni. Sembra inoltre che siano capaci di stimolare l’elasticità dei capillari determinando un loro rafforzamento.
  • Gravidanza: il consumo di asparagi è indicato in caso di gravidanza perchè contengono una buona percentuale di folati. I folati prevengono alcuni difetti del tubo neurale del feto e sono essenziali per il corretto sviluppo del sistema nervoso.
  • Migliorano la digestione e la stipsi: essendo ricco di acqua e fibre, l’asparago favorisce il processo digestivo e la regolarità del tratto intestinale.
  • Proteggono la pelle: il glutatione (tripeptide con proprietà antiossidanti) presente negli asparagi protegge la pelle dagli agenti atmosferici, dai raggi UV e dall’inquinamento.
  • Antiossidanti: le buone quantità di flavonoidi presenti conferiscono a quest’ortaggio proprietà antiossidanti. Le sostanze antiossidanti contrastano l’attività dei radicali liberi svolgendo così un ruolo preventivo contro alcuni tipi di tumore.
  • Utili per i muscoli e sistema nervoso: l’alto contenuto in potassio è indispensabile per il buon funzionamento del sistema nervoso e cardiaco. Il consumo di asparagi è indicato dunque nella prevenzione delle patologie cardiocircolatorie.

Proprietà nutrizionali e calorie

Gli asparagi sono composti prevalentemente di acqua. Apportano circa 20 calorie per 100 gr di prodotto di parte edibile. Di conseguenza, risultano essere molto indicati in caso di diete ipocaloriche. La composizione quali-quantitativa è così ripartita:

  • 93,22 gr di acqua;
  • 3,88 gr di carboidrati (di cui 1,88 gr di zuccheri);
  • 2,2 gr di proteine;
  • 2,1 gr di fibra alimentare;
  • 0,12 gr di grassi.
L’asparago è inoltre ricco di potassio (202 mg) e povero di sodio (2 mg). Il potassio è un sale minerale prezioso per la regolazione della pressione sanguigna e per il funzionamento di tutti i muscoli, compreso il cuore.

Per quel che concerne le vitamine, gli asparagi sono un’ottima fonte di: vitamina C, vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6), folati e vitamina K.

Contengono anche un amminoacido non essenziale specie-specifico che prende il nome di “asparagina“. Questa molecola è responsabile del forte odore che si avverte nell’urina dopo aver mangiato asparagi.

Infine, questi ortaggi sono ricchi di antiossidanti come beta-carotene, luteina e zeaxantina.

Tipologie di asparagi

In Italia esistono oltre 200 varietà di asparago; di seguito le tipologie più conosciute.

  • Verde: è la varietà più diffusa in Italia. Germoglia completamente sotto la luce solare, motivo per cui si presenta di colore verde. E’ piuttosto grande e ha un sapore marcato. Tra le tante tipologie italiane ricordiamo l’asparago Eros, Ercole e Tivoli. Tra le eccellenze, annoveriamo il tenero asparago d’Altedo con marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) dal gusto delicato e privo di fibrosità.
  • Bianco: varietà rinomata e costosa. Germoglia completamente sottoterra, in assenza di luce solare. Senza dunque fotosintesi clorofilliana, presenta un colore bianco. Questa tecnica di coltivazione permette di ottenere un asparago molto morbido e dal sapore delicato. Sono rinomati gli asparagi di Cimaldomo (IGP) e di Badoere (IGP). La variante invece coltivata a Bassano del Grappa ha ottenuto il marchio DOP (Denominazione d’Origine Protetta).
  • Violetto: di medie dimensioni, morbido, non fibroso e tendenzialmente dolce. E’ una varietà meno produttiva rispetto alle altre ma unica al mondo. I turioni sono piuttosto grossi e hanno una caratteristica colorazione viola intenso che sfuma scendendo verso la base. Si tratta in realtà di un asparago bianco che, facendo capolino da sottoterra, prende quel pò di luce che gli conferisce questo colore viola. Tra le pochissime specie coltivate al mondo, ricordiamo quella di Albenga. In questo caso però il colore viola non è dovuto alla tecnica di coltivazione ma al suo patrimonio genetico.
  • Selvatico (asparagina): possiede un gambo lungo e sottile. Caratterizzato da un gusto intenso e rustico. Cresce spontaneamente nei boschi, zone sub-montane e lungo le coste sabbiose.

Gli asparagi coltivati appartengono alla specie Asparagus officinalis mentre la tipologia selvatica appartiene alla specie Asparagus acutifolius (o asparagina). Infine, è importante sottolineare che le differenze cromatiche di questi ortaggi non comportano diverse proprietà nutrizionali ma solo sapori differenti.

Usi in cucina degli asparagi

Questi ortaggi si prestano benissimo alla preparazione di molti piatti. Ad esempio: primi (es. risotti), secondi (es. frittate) e ovviamente contorni. Molto apprezzati sono gli asparagi crudi (tagliati a fettine molto sottili) conditi semplicemente con olio extravergine d’oliva, sale e limone. In questo modo, tra l’altro, si preservano al massimo le loro caratteristiche nutrizionali e proprietà benefiche. Se invece preferite consumarli cotti, l’ideale è cuocerli a vapore per pochi minuti.

Le spezie o erbe aromatiche che esaltano maggiormente il sapore dell’asparago sono: dragoncello, curry, pepe e aneto.

Controindicazioni

L’asparago è controindicato in soggetti allergici ad altri vegetali appartenenti alla famiglia delle Liliacee. Come ad esempio cipolle, aglio e porri. Inoltre, stimolando sensibilmente la filtrazione renale, il loro consumo è sconsigliato in pazienti affetti da patologie renali. A causa poi dell’elevata concentrazione purinica, gli asparagi sono da evitare in caso di gotta, iperuricemia e calcoli renali.

Un eccessivo consumo di asparagi può provocare irritazioni ai reni. Questi ortaggi possono anche causare episodi di flatulenza. Tale fenomeno è dovuto alla presenza di uno zucchero chiamato “raffinosio” che necessita di essere fermentato prima di essere digerito dal nostro corpo. Durante questo processo è possibile dunque che si formino dei gas intestinali.

Si consiglia di introdurre l’asparago nell’alimentazione di un bambino solo dopo i 3 anni di età.

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