Songino: proprietà, valori nutrizionali, calorie, come coltivarlo e cucinarlo

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Il songino (Valerianella locusta o olitoria) è una pianta erbacea edibile da insalata caratterizzata da piccole foglie carnose, raccolte in ciuffetti e di forma leggermente allungata. E’ comunemente conosciuta anche come soncino, valerianella, gallinella o valeriana da insalata. Da non confondere però con la Valeriana officinalis, una pianta officinale utilizzata a scopo terapeutico soprattutto per facilitare il sonno.

L’insalata valeriana ha un ottimo profilo nutritivo rispetto alle classiche tipologie di insalata (es. lattuga). E’ considerata da molti un superfood, ovvero un alimento che oltre al gusto può offrirci anche ottimi nutrienti per il nostro benessere. Scopriamola meglio.

Proprietà e benefici del songino

  • Anemia: per il suo ottimo contenuto di ferro, il songino viene consigliato nelle diete di chi soffre di anemie leggere dovute a carenza alimentare. Ideale dunque nelle diete vegane e vegetariane.
  • Stitichezza: il buon apporto di fibre rende la valerianella un ottimo aiuto per chi soffre di stitichezza o per coloro che necessitano di una regolarità intestinale.
  • Disordini intestinali: grazie inoltre alla presenza di particolari enzimi, l’insalata valeriana è in grado di promuovere l’attività digestiva. Può pertanto alleviare bruciori di stomaco o ulcere di vario grado di intensità.
  • Patologie cardiovascolari: le vitamine del gruppo B presenti nel songino diminuiscono la concentrazione nel sangue dell’omocistina. Quest’ultima è un amminoacido capace di aumentare il rischio di infarti e di malattie cardiache.
  • Azione detox: la valerianella stimola l’attività del fegato, reni ed intestino. Per questo motivo le vengono riconosciute proprietà digestive, depurative e diuretiche oltre che rivitalizzanti.
  • Alleato nelle diete: le fibre contenute nel songino, in particolare l’inulina, contribuiscono a far raggiungere il senso di sazietà e a ridurre la sensazione di fame.
  • Gravidanza: essendo ricco di acido folico, questo tipo dii insalata è indicata anche per le donne in gravidanza o per chi sta programmando un concepimento. L’acido folico (vitamina B9) è di fondamentale importanza per lo sviluppo della rete nervosa e neurale del feto.

Proprietà nutrizionali e calorie

Cento grammi di songino apportano circa 21 kcal, così ripartite:

  • 92,8 gr di acqua;
  • 3,6 gr di carboidrati;
  • 2 gr di proteine;
  • 1,5 gr di fibre alimentari;
  • 0,4 gr di grassi.

Considerando che i carboidrati e le proteine forniscono 4 calorie per ogni gr mentre i grassi ne forniscono 9 per ogni grammo, l’energia apportata da ciascun macronutriente sarà: 61% di carboidrati, 23,1% proteine e 15,9% grassi.

Tra i sali minerali più abbondanti troviamo: potassio (459 mg), fosforo (53 mg), calcio (38 mg), magnesio (13 mg), sodio (4 mg) e ferro (2,18 mg).

La componente vitaminica è rappresentata principalmente dalle vitamine: A, B (B1, B2, B3, B5, B6), C e folati.

Come coltivare il songino

La pianta del songino resiste bene al freddo, motivo per cui si coltiva praticamente tutto l’anno. Il clima ideale è temperato-fresco. Non disdegna l’esposizione diretta al sole ma si trova bene anche in aree mediamente ombreggiate.

Relativamente al terreno, non è una pianta particolarmente esigente. Tuttavia, preferisce i suoli argillosi (ben drenati e morbidi) non molto umidi o siccitosi. Trattandosi di una specie rustica può adattarsi a diversi tipi di terreno accontentandosi delle precedenti concimazioni.

La semina può essere eseguita efficacemente sia in orto sia in vaso. Il seme va interrato leggermente, alla profondità di 0,5 cm. La predisposizione del vaso è sempre molto importante. Sul fondo è bene predisporre un letto di cocci o ghiaia per favorire il deflusso dell’acqua. Successivamente viene aggiunto del terriccio morbido, drenato e possibilmente arricchito con compost. La semina avviene generalmente a spaglio oppure in file opportunamente distanziate.

Le irrigazioni variano a seconda del periodo dell’anno in cui la valerianella viene coltivata. Il terreno non dovrà mai risultare secco e arido, ma nemmeno troppo acquoso (per evitare i ristagni). Una lieve umidità sarà più che sufficiente.

Il raccolto avviene quando le foglie hanno raggiunto una dimensione intorno ai 3 centimetri. Il periodo della raccolta dipende ovviamente da quando l’insalata viene seminata. L’operazione è progressiva: si prendono le parti della pianta di volta in volta necessarie, lasciando la base e qualche foglia per la successiva crescita.

Come cucinare il songino

Per la delicatezza delle sue foglie, il songino viene consumato a crudo nelle insalate. Ottimo anche quando consumato da solo e condito semplicemente con olio, sale ed aceto o limone. Si sposa benissimo con tutti gli alimenti: pesce, carne, formaggi, affettati, uova, legumi e frutta.

Tenete presente che il songino non si conserva a lungo. Si mantiene per un massimo di 3 giorni in frigorifero nello scomparto di frutta e verdura.

Controindicazioni

Ad oggi non si conoscono particolari controindicazioni al consumo del songino. Fanno ovviamente eccezione i soggetti che abbiano manifestato sintomi di allergie o intolleranze in seguito alla sua assunzione.

Descrizione della pianta

Il songino (Valerianella locusta o olitoria) è una pianta erbacea a ciclo annuale (se seminata in inverno) o biennale. Si presenta come un piccolo cespuglietto privo di stelo. Le foglie sono carnose, verde acceso e lunghe una decina di centimetri. In tarda primavera produce uno stelo fiorale diramato in vari mazzetti di piccoli fiori imbutiformi di colore bianco-azzurro. Il frutto, impiegato per la semina, è un achenio liscio, globuloso e grigio.

Differenza tra songino e valeriana officinalis

Sono molte le persone che confondono queste due piante. In realtà, nonostante il songino (Valerianella locusta) e la valeriana (Valeriana officinalis) facciano parte della stessa Famiglia (Valerianacee) appartengono però a Genere e Specie botaniche differenti. Inoltre, è anche diverso l’uso che ne deriva. Il songino, definito anche valeriana da insalata, viene sfruttato prevalentemente a scopo alimentare. La valeriana viene invece impiegata per fini fitoterapici erboristici come blando sedativo e calmante.

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