Tiroidismo: tipologie, cause, sintomi, alimentazione e rimedi naturali

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Il tiroidismo comprende vari malfunzionamenti della tiroide. Oggi vediamo quali sono i sintomi, le cause, l’alimentazione consigliata, i rimedi naturali per l’ipotiroidismo, l’ipertiroidismo e la tiroidite, con uno sguardo più attento alla tiroidite di hashimoto.

Quando la tiroide non funziona come dovrebbe, ecco che vi è un’alterazione ormonale. Nel sangue ne sono presenti troppi (ipertiroidismo) o troppo pochi (ipotiroidismo).

Il buon funzionamento della tiroide è essenziale visto che i suoi ormoni regolano lo sviluppo fisico, psichico e anche le funzioni metaboliche.

Cos’è il tiroidismo

Il tiroidismo è un malfunzionamento della tiroide, ghiandola endocrina che si trova nel collo, davanti a laringe e trachea. E’ lei che si occupa di produrre gli importantissimi ormoni tiroidei, i quali sono composti di iodio. La secrezione di tali ormoni viene regolata da un ulteriore ormone, il tireotropo, il quale è prodotto dall’ipofisi.

Abbiamo visto che la tiroide è importantissima, si occupa di regolare il metabolismo, la crescita dell’apparato scheletrico, lo sviluppo psichico, la maturazione sessuale, l’attività del cuore…

Cause del tiroidismo

Le cause del tiroidismo cambiano che si parli di ipotiroidismo, ipertiroidismo e tiroidite. Vediamole una a una.

1. Cause dell’ipotiroidismo

L’ipotiroidismo è l’incapacità da parte della tiroide di produrre la giusta quantità di ormoni. Le cause possono essere tante. Spesso sono sconosciute e questo squilibrio è provocato da malattie autoimmuni. E’ molto più comune nelle donne che negli uomini. Questo tipo di ipotiroidismo è una forma di tiroidite, spesso quella di Hashimoto.

L’ipotiroidismo può dipendere anche dalla rimozione chirurgica totale o parziale della ghiandola tiroidea. Una scelta che in alcuni casi deve essere presa. Può essere necessaria quando ci sono dei noduli, il cancro alla tiroide o altre malattie che la riguardano.

L’ipotiroidismo si può manifestare in chi viene curato con le radiazioni, come nel caso del cancro al cervello o il linfoma di Hodgkin. Ancora c’è l’ipotiroidismo congenito, presente quindi dalla nascita. Ci sono bambini che nascono senza la tiroide, oppure si trova in un posto sbagliato. Altre volte può semplicemente non funzionare bene.

Ci sono poi alcuni farmaci, come il litio e l’interferone alfa, alla base del problema. Oppure un’assunzione errata di iodio attraverso l’alimentazione. Infine può dipendere da un danno all’ipofisi o da rari disturbi della ghiandola tiroidea.

Ci sono poi alcuni fattori di rischio. L’essere donna per esempio, aver più di sessant’anni, aver già avuto in passato problemi alla tiroide, operazioni alla ghiandola o cure radioterapiche, famigliarità, soffrire della sindrome di Turner, di artrite reumatoide, diabete e vitiligine.

2. Cause dell’ipertiroidismo

L’ipertiroidismo è la tiroide che produce troppi ormoni tiroidei. Vi è un aumento di triiodotironina e tiroxina. Diminuiscono però i livelli dell’ormone TSH. I motivi di tale aumento possono essere:

  • Morbo di Graves: la causa più comune. Circa 3 volte su 4 è il morbo di Graves a provocare l’ipertiroidismo. Si tratta di una malattia autoimmune dalla causa sconosciuta. Colpisce soprattutto le donne.
  • Noduli tiroidei: i noduli possono aumentare la produzione di ormoni tiroidei. Di soli sono benigni. Di solito compaiono in persone con più di sessant’anni.
  • Farmaci: quelli che contengono molto iodio possono portare all’iperattività tiroidea.
  • Tiroidite: l’infiammazione della tiroide che vediamo a breve
  • Tumore della tiroide
  • Eccesso di betaHCG: si può verificare per esempio durante una gravidanza.
  • Adenoma ipofisario: tumore benigno dell’ipofisi.

3. Cause della tiroidite

La tiroidite è una forma di tiroidismo. Si tratta dell’infiammazione della tiroide. Avviene quando un agente l’attacca. Questo agente può essere un virus, un batterio o un parassita. Può arrivare dal sistema immunitario, ma anche da alcuni farmaci.

La tiroidite più comune è quella del sistema immunitario, la forma autoimmune. Viene prodotta una produzione anomala di anticorpi. I fattori di rischio sono diversi. Molto più a rischio le donne degli uomini e le persone che hanno un’età compresa tra i 30 e i 50 anni. Sembra che ci siano anche cause genetiche, in particolare nella tiroidite di Hashimoto. Altri tre fattori di rischio sono l’assunzione eccessiva di iodio, le radiazioni e le infezioni.

Sintomi del tiroidismo

Vediamo i sintomi del tiroidismo in base al fatto che si tratti di ipotiroidismo, ipertiroidismo e tiroidite.

  1. I sintomi tipici dell’ipotiroidismo sono: aumento del peso corporeo, stitichezza frequente, affaticamento facile, intolleranza al freddo, depressione anche lieve, movimenti e pensieri rallentati, muscoli deboli e doloranti, pelle secca, crampi muscolari, capelli e unghie fragili, perdita del desiderio sessuale, mestruazioni irregolari e spesso abbondanti, mani e dita con formicolio, fertilità ridotta, difficoltà a ricordare le cose… In un bambino può provocare anche ritardo nello sviluppo. Nei casi più gravi l’ipotiroidismo può causare modifiche alla voce, ritmo cardiaco rallentato, viso gonfio, caduta dei peli dell’arcata sopraccigliare, problemi di udito e anemia. Sono sintomi che si sviluppano gradualmente e spesso la persona non si accorge di niente per anni.
  2. Sintomi dell’ipertiroidismo (graduale o improvvisa la loro manifestazione): difficoltà a rilassarsi, mani che tremano, tachicardia, maggior quantità di sudore prodotto, nervosismo, irritabilità, ansia, umore che varia spesso, insonnia, dimagrimento, capelli fragili, stimolo di urinare frequente, aver sempre sete, movimenti intestinali frequenti, spasmi, flusso mestruale diminuito… quando la causa è la malattia di Graves, gli occhi tendono a sembrare più grandi.
  3. Sintomi della tiroidite: non è facile riconoscere i sintomi della tiroidite. Alcuni sintomi comuni sono per esempio linfonodi ingrossati accompagnati da febbre, cute calda e rossa, tumefazione del collo.

Alimentazione in caso di tiroidismo

Quando la tiroide produce pochi ormoni e si parla quindi di ipotiroidismo, ecco che occorre un’alimentazione che stimoli la tiroide a produrre la quantità di ormoni giusta. Sono cose che vanno analizzate con il medico ma, ecco alcuni spunti di riflessione.

In caso di ipotiroidismo possono valere questi consigli alimentari:

  • Iodio: migliora la produttività della ghiandola, aumenta la produzione di tiroxina. Lo si trova nel sale iodato, nel pesce, nei frutti di mare, nel sale marino e nelle alghe marine. Tuttavia è sempre bene non esagerare. Altri alimenti ricchi di iodio sono: lenticchie, pomodori, ananas, mele e mango.
  • Vitamine: si agli alimenti ricchi di vitamina A (uova, cachi, carote, spinaci, patata dolce, indivia, vongole) e di vitamina B (salmone, baccalà, tonno, cozze, pollo, sardine, acciughe…)

Dovreste evitare invece la soia e i suoi derivati se assumete levotiroxina, perché a quanto pare questo alimento ne influenza l’assorbimento.

In caso di alimentazione e ipertiroidismo la musica cambia. Niente sale iodato, alghe marine e alimenti che contengono tanto iodio. Da evitare anche cannella, spezie, caffè, pistacchi, anacardi, mandorle, avena e aglio.

Si invece a piante come il cavolo, i cavoletti di bruxelles, il ravanello, i broccoli… contengono molti acidi caffeici, i quali vanno a contrastare l’assorbimento di iodio. Ottimi i legumi, secondo alcuni nutrizionisti possono essere di aiuto. Validi aiutanti i semi, la frutta in generale e i cibi crudi.

Per la tiroidite invece, bisogna valutare un po’ qual è la forma. Nel caso della tiroidite di Hashimoto, la più comune, è ovviamente bene parlarne con il medico. Sarà lui a consigliare dieta e terapia. Ci sono infatti alcuni alimenti che possono interferire con i farmaci e perciò dovreste evitarli. Tra gli alimenti consigliati troviamo i cibi ricchi di omega 3, la verdura e la frutta di stagione, l’olio extravergine di oliva, zenzero, curcuma, cibi integrali, alimenti con tanti antiossidanti, tè verde. Sono sconsigliati gli alimenti che contengono zuccheri semplici, i cibi troppo elaborati, la caffeina e l’alcool. Spesso va limitata anche l’assunzione di glutine.

Rimedi naturali tiroidismo

Analizziamo nuovamente i tre tipi di tiroidismo in separata sede e vediamo alcuni rimedi naturali utili!

1. Rimedi naturali per l’ipotiroidismo

  • Olio di cocco: accelera il metabolismo e regola le funzioni della ghiandola tiroidea. Rafforza il sistema immunitario, stimola la tiroide e aiuta a perdere peso, migliorando anche la digestione.
  • Spirulina: è un’alga marina e regola il funzionamento della ghiandola. Questa pianta è ricca di minerali, tra cui lo iodio. Stimola il metabolismo dei grassi, rafforza le difese immunitarie.
  • Aglio: L’aglio è un alleato in caso di ipotiroidismo, ricco di iodio e di selenio. Attiva anche il funzionamento del fegato, importantissimo per equilibrare gli ormoni.

2. Rimedi naturali per l’ipertiroidismo

  • Melissa: aiuta a regolare l’iperattività della ghiandola tiroidea. Non va bene infatti in caso di ipotiroidismo.
  • Valeriana: aiuta a riequilibrare il sonno, utile per chi soffre di ipertiroidismo visto che può portare insonnia.
  • Ribes nero: utile per le sue proprietà antinfiammatorie.
  • Tarassaco: ideale perché bilancia le funzioni epatiche. Consultate però il medico se dovete prendere medicinali perché spesso interferisce.

3. Rimedi naturali per la tiroidite

Per la tiroidite è molto importante seguire comportamenti utili per aiutare il corpo a superare la malattia. Spesso gli esperti consigliano di migliorare la flora intestinale, così da lottare contro l’ipotiroidismo autoimmune. Vanno quindi assunti probiotici. Per alcuni è risultato utile anche seguire una dieta glutin-free, riportando gli auto-anticorpi a livelli normali. Anche la vitamina D è utile, regola il sistema immunitario.

Contro l’ipotiroidismo si al selenio che riduce gli anticorpi che agiscono contro la tiroide. Protegge anche da noduli e cancro.

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