Chiodi di garofano: proprietà nutrizionali, benefici, uso e controindicazioni

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I chiodi di garofano sono boccioli floreali essiccati appartenenti alla pianta arborea Eugenia caryophyllata della famiglia delle Myrtaceae. Questa pianta cresce nelle Isole Molucche, Indonesia, Madagascar e Zanzibar. La coltivazione di questa spezia risulta semplice per via del clima mite. La sua chioma ha una forma tondeggiante e le foglie sono ovato-lanceolate, opposte e di colore rossastro (maturando diventano verde scuro). Quando osservate in trasparenza, queste foglie sono caratterizzate da tanti puntini ricchi di olio essenziale. Le infiorescenze sono composte da numerosi fiori che variano dal cremisi al giallo.

Questa spezia è diffusissima in tutto l’Oriente, già 2200 anni fa veniva impiegata in Cina come ingrediente per i profumi o come medicamento. Gli antichi romani usavano questi boccioli essiccati per le loro proprietà antisettiche. Nel 1500, cominciarono ad essere importati direttamente dagli europei (portoghesi ed olandesi).

In ambiente culinario, l’utilizzo di questi boccioli è piuttosto conosciuto ed esteso. Tuttavia, i chiodi di garofano trovano un largo impiego anche per il benessere del nostro organismo. Infusi, tisane e olio essenziale rappresentano infatti un toccasana in diverse circostanze. Attenzione però perchè se assunti in dosi eccessive possono nuocere alla nostra salute.

Scopriamo insieme le proprietà, benefici, usi e controindicazioni di questa antichissima spezia.

Proprietà nutrizionali

I chiodi di garofano contengono (323 kcal per 100 gr di prodotto):

  • 61,2 gr di carboidrati;
  • 34,2 gr di fibre;
  • 20,1 gr di grassi;
  • 6,9 di acqua;
  • 6 gr di proteine;
  • 2,4 gr di zuccheri.

Tra i sali minerali presenti abbondano (in ordine di quantità): potassio, calcio, magnesio, sodio e fosforo.

Il contenuto vitaminico è rappresentato principalmente dalle vitamine A, B, K e J.

Inoltre, ogni singolo chiodo di garofano è costituito da:

  • Olio essenziale. Contiene eugenolo (90%), alfa- e beta-cariofillene. E’ proprio l’eugenolo a conferire alla spezia il particolare aroma e fragranza. Tutti e tre questi componenti presentano un potere antisettico, analgesico ed antinfiammatorio.
  • Tannini. Composti dalle caratteristiche antinfiammatorie, antibiotiche, antivirali ed emostatiche.
  • Flavonoidi. Composti chimici naturali dal notevole potere antiossidante. Sono utili per garantire il buon funzionamento del sistema immunitario, epatico e cardiocircolatorio. Tra i flavonoidi presenti nei chiodi di garofano troviamo: quercetina, eugenina, canferolo e ramnetina.
  • Mucillagini. Dalle proprietà lassative e lenitive.
  • Oli grassi. Come pinene, umulene, cububene, copaene ed isoeugenolo. Questi oli presentano proprietà organolettiche.

Tutti i componenti sopra citati sono presenti anche nelle foglie e nei rami della pianta Eugenia caryophyllata. Tuttavia, la concentrazione maggiore si trova proprio nei chiodi di garofano.

Benefici dei chiodi di garofano

  • Analgesico e anestetico: l’eugenolo contenuto nei chiodi di garofano conferisce attività analgesiche ed antisettiche. Sono infatti molto utili per alleviare cefalee e mal di denti.
  • Antinfiammatorio: grazie all’azione dei tannini, questa spezia rappresenta un rimedio naturale contro le infiammazioni della mucosa orofaringea. Apporta benefici in caso di mal di gola, gengivite e stomatite. L’olio essenziale può essere impiegato all’interno di soluzioni acquose utilizzate per fare sciacqui e gargarismi. In caso di infiammazione gengivale o stomatiti, l’olio essenziale può essere applicato direttamente sulla zona interessata.
  • Antibatterico ed antivirale: l’utilizzo dei chiodi di garofano permette di combattere le infezioni da parte di agenti patogeni come virus, batteri e funghi. Diversi studi in vitro hanno mostrato come l’eugenolo abbia una spiccata attività antibatterica nei confronti di Gram-positivi e Gram-negativi.
  • Digestivo: quando assunti come infuso sono un ottimo digestivo. Aumentano le secrezioni gastrointestinali favorendo la digestione, riducono la flatulenza e la nausea.
  • Antiossidante: l’elevata percentuale di polifenoli (flavonoidi e tannini) conferisce ai chiodi di garofano un elevato potere antiossidante. Motivo per cui sono capaci di contrastare l’attività dei radicali liberi proteggendo gli organi (es. fegato) dal loro effetto nocivo.

I diversi usi dei chiodi di garofano

In cucina questa spezia è molto apprezzata nelle ricette dolci e salate. Viene utilizzata infatti per aromatizzare la frutta cotta, biscotti, panpepati e creme. Viene aggiunta anche alla carne, zuppe, stufati e per arricchire le salse barbecue. I chiodi di garofano aromatizzano inoltre molto bene i formaggi stagionati, verdure dolci (cipolle e carote), liquori e vini.

Conosciuti sono gli infusi a base di questa spezia per attenuare la nausea, l’indigestione ed i disturbi intestinali. La dose consigliata è quella di 1 o 2 chiodi ogni 15 ml di acqua calda.

In cosmesi e fitoterapia, l’impiego dei chiodi di garofano è rivolto soprattutto al suo olio essenziale. Si tratta infatti di un valido antisettico contro virus e micosi. Svolge inoltre un’efficace azione anestetica, analgesica ed antinfiammatoria. E’ utilizzabile in soluzioni acquose per gargarismi, in capsule o creme. La sua particolare fragranza viene sfruttata nel settore cosmetico per la creazione di profumi per la persona. L’azione tonificante di questo olio essenziale lo rendono adatto per i massaggi muscolari.

La versatilità dei chiodi di garofano trova impiego anche nel campo domestico. Se messi negli armadi all’interno di sacchetti, terranno lontane le tarme. Utili anche per allontanare le farfalline da cibo quando riposti in contenitori senza coperchio dentro una dispensa. Infine, se uniti al limone e posti sul davanzale, aiuteranno a tenere a bada le mosche.

Controindicazioni

L’uso dei chiodi di garofano è controindicato nei seguenti casi:

  • Ulcera peptica. Quando utilizzato oralmente (uso sistemico);
  • Dermatiti. Quando utilizzato esternamente (uso topico);
  • Ipersensibilità. Sensibilità nota o accertata verso almeno uno dei suoi componenti;
  • Gravidanza ed allattamento. L’eugenolo presente in questa spezia può attraversare la placenta e causare problemi alla salute del feto.

Se correttamente impiegati, i chiodi di garofano e l’olio essenziale derivato non dovrebbero provocare effetti collaterali. Tuttavia un abuso orale di questa spezia potrebbe comportare conseguenze serie. Ad esempio: intossicazioni, coagulopatie (disfunzioni ematiche) e danni epatici. L’olio essenziale invece, quando molto concentrato, potrebbe irritare le mucose e tessuti (es. dermatiti da contatto).

Infine, questa spezia potrebbe interferire con alcuni farmaci come anticoagulanti ed antiaggreganti. Consultare dunque il proprio medico prima di consumare questa spezia.

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