Afte in bocca: cause, sintomi, alimentazione e rimedi naturali veloci

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Le afte sono un disturbo molto comune e fastidioso che può colpire a qualsiasi età. Le afte (conosciute anche con il nome stomatite aftosa o ulcera aftosa) si manifestano all’interno della bocca e si presentano come vere e proprie lesioni a carico della mucosa del cavo orale. Sono caratterizzate da dolorose abrasioni o ulcerazioni di forma rotonda che possono avere una grandezza variabile da 2 a 5 cm di diametro.

In genere le afte scompaiono dopo una o due settimane: tuttavia la loro recidiva è molto frequente a distanza di qualche tempo. L’aftosi è, come prima precisato, un disturbo di natura molto comune che può interessare dal 20 al 60% dell’intera popolazione.

Abbiamo parlato delle afte del cavo orale ma è bene precisare che questo disturbo può svilupparsi anche sulle semi-mucose dei genitali e può colpire quindi il prepuzio, il glande, le grandi e piccole labbra.

Generalmente le afte compaiono a partire dall’età adolescenziale, sono molto rare nell’infanzia e non fanno alcuna distinzione di genere: esse possono infatti colpire sia gli uomini che le donne.

Afta: quali sono le cause?

Ad oggi non sono ancora completamente note le cause delle afte, anche se sono state formulate diverse ipotesi in merito. La prima probabile causa delle afte è di origine alimentare: è possibile, infatti, che l’insorgenza di questo disturbo sia favorita da un’alimentazione eccessivamente ricca di cibi piccanti, grassi, alcool, frutta secca, formaggi e cioccolato. A questo tipo di alimentazione “sregolata”, poi, si aggiungerebbe la carenza di alcuni minerali importanti come lo zinco ed il ferro nonché la carenza di vitamine quali la vitamina B12 e l’acido folico.

Tra le cause che possono provocare l’insorgenza delle afte, sono annoverate anche particolari condizioni di tipo ormonale, allergiche, autoimmuni e genetiche. Tuttavia, in pochissimi casi, le afte della bocca possono presentarsi come la diretta conseguenza di traumi (come, ad esempio, morsi durante la masticazione) oppure possono essere causate da un’eccessiva energia utilizzata per spazzolare i denti.

I sintomi dell’afta

Il principale sintomo che annuncia l’insorgere di un’afta nel cavo orale è una particolare sensazione di bruciore che interessa l’area in cui poi essa si manifesterà. Il dolore ed il fastidio possono manifestarsi almeno uno o due giorni prima della materiale insorgenza dell’afta.

In alcuni casi, inoltre, l’area della mucosa orale che sarà interessata dall’afta potrebbe iniziare a formicolare e potrebbe infiammarsi. L’ulcerazione appare in circa 24 ore dall’insorgenza dei sintomi che abbiamo appena citato.

E allora ecco che sarà possibile notare le ulcere aperte che presenteranno un rivestimento bianco oppure giallo. Normalmente le afte orali si presentano in maniera singola ma, nei casi più gravi e fastidiosi, esse possono presentarsi anche “a gruppi”.

Spesso l’insorgenza di afte è accompagnata da altri sintomi come la febbre, sonnolenza, linfonodi gonfi e i tipici sintomi dell’influenza.

L’alimentazione consigliata in caso di afta

Negli ultimi anni, numerosi studi hanno evidenziato che l’insorgenza di questo disturbo può essere acuita dalla presenza di intolleranze alimentari.

Ed è per questo che, quando si soffre di recidive, è bene provare a seguire la cosiddetta dieta a “rotazione”: essa può essere in grado di aiutarci a capire quali sono gli alimenti specifici da evitare. La dieta “a rotazione” prevede che l’alimento sia assunto per un solo giorno e poi evitato per almeno tre giorni. Laddove, all’atto del reinserimento dell’alimento nella dieta, dovessero presentarsi nuove afte, allora verosimilmente quell’alimento potrà essere la vera causa del problema.

Oltre alla dieta “a rotazione”, chi soffre di afte ricorrenti dovrebbe seguire un regime alimentare bilanciato e corretto. La dieta dovrebbe basarsi principalmente sul consumo di cibi integrali, tra cui quelli ricchi in fibre e vitamine B e E. Un altro alimento alleato nella lotta contro le afte è la papaia che è in grado di fornire un apporto considerevole di vitamina A. Quest’ultima è così “potente” da provvedere al risanamento autonomo delle mucose e da eliminare i relativi bruciori e infiammazioni.

Un altro frutto utile è l’albicocca: consumato in dosi di quattro il giorno (può essere consumata sia da sola che con l’aggiunta di yogurt), disinfiamma tutte le mucose del cavo orale, prevenendo e combattendo la formazione di afte.

Un alimento che può essere considerato come un vero e proprio “toccasana” per questo disturbo è la ricotta: essa, consumata due o tre volte alla settimana, aiuta a mantenere l’equilibrio del sistema immunitario grazie alla presenza della vitamina B12. Nel complesso, come avrete potuto intuire, è molto utile adottare uno stile di vita alimentare che comprenda alimenti ricchi di sali minerali e vitamine.

I rimedi naturali contro l’afta

Sapevate che è possibile curare le afte in bocca anche con l’ausilio di rimedi naturali? Eccone alcuni tra i più importanti:

1. Vitamina C: gli alimenti che contengono vitamina C, come gli agrumi e le verdure fresche come broccoli, spinaci, rucola e peperoni, contribuiscono alla formazione del collagene favorendo il processo di cicatrizzazione delle afte.

2. Bicarbonato: il bicarbonato è un rimedio utilissimo per la cura delle stomatiti. Quando si soffre di afte è bene sciacquare la parte interessata con acqua e bicarbonato: quest’ultimo eserciterà la sua azione disinfettante e aiuterà a combattere la formazione d’infezioni di tipo batterico.

3. Propoli: è un vero e proprio antibiotico regalatoci dalla natura. La propoli è un ottimo disinfettante dal potere antisettico ed è ricchissimo di vitamina C che, a sua volta, è responsabile della formazione del collagene, utile alla cicatrizzazione delle ferite.

4. Limone: oltre ad essere un ottimo concentrato di vitamina C, il limone stimola le difese immunitarie. E’ bene ricordare, infatti, che le afte possono comparire proprio nei periodi in cui il nostro sistema immunitario è in condizioni di deficit (ad esempio nei periodi di forte stress). Il limone può essere utilizzato sotto forma di sciacqui al cavo orale da effettuare almeno tre volte il giorno.

5. Calendula: la calendula può essere applicata sulle ferite causate dalla afte sia sotto forma di tintura che di collutorio. La calendula aiuta a guarire le ferite in maniera più veloce poiché agisce sulla produzione della fibrina.

Afte: consigli utili

Oltre ad adottare un preciso stile di vita alimentare ricco in vitamine e sali minerali, è opportuno mantenere una corretta igiene del cavo orale. Ad esempio, è consigliabile riporre lo spazzolino con la sua copertura superiore e cambiarlo almeno una volta ogni tre, quattro mesi.

In caso di afte molto grosse, si consiglia di rivolgersi a un medico che, a seconda delle esigenze, provvederà a fornire medicinali a base di cortisone oppure collutori fortemente antisettici.

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