Radicchio: proprietà, valori nutrizionali, calorie, tipologie e come cucinarli

0

Il radicchio è un ortaggio appartenente alla specie Cichorium intybus e alla famiglia delle Asteracee. Ha un gusto amarognolo, pungente e fresco. Con il termine “radicchio” vengono solitamente indicate verdure a foglia rossa, verde o variegata e caratterizzate da una forma a cespo (a palla o affusolata).

Questo ortaggio rappresenta una buona fonte di vitamine, sali minerali, fibre ed antiossidanti. E’ capace dunque di contrastare l’invecchiamento cellulare e risulta molto utile per la salute intestinale (contro stitichezza e cattiva digestione). Cerchiamo di scoprire insieme tutte le proprietà benefiche del radicchio, le diverse tipologie e come utilizzarlo in cucina.

Proprietà e benefici del radicchio

  • Dieta: le poche calorie, il notevole contenuto di acqua e fibre rendono questo ortaggio ideale per le diete ed i regimi alimentari controllati. Le fibre aumentano il senso di sazietà, aiutando a controllare lo stimolo della fame.
  • Intestino: il suo consumo regolare promuove la funzionalità intestinale e mantiene in salute il colon. Quest’ultimo beneficio è dovuto alla presenza di inulina (fibra solubile) che favorisce la crescita della flora intestinale buona inibendo la proliferazione di quella nociva. Inoltre, la sostanza amara presente nel radicchio stimola la produzione salivare, gastrica e biliare facilitando la digestione.
  • Diabete: grazie alla buona quantità di fibre contenute nel radicchio, questa verdura viene consigliata nella dieta del diabetico. L’inulina, ed altre fibre, sono capaci di trattenere gli zuccheri presenti nel sangue evitando i picchi glicemici.
  • Ossa: la buona concentrazione di calcio e vitamina K, rendono il radicchio un valido alleato per la salute dell’apparato scheletrico. Favorisce infatti metabolismo, formazione e densità delle ossa.
  • Antiossidante: antiossidanti come luteina, zeaxantina, vitamina A e C sono fondamentali per contrastare l’attività dannosa dei radicali liberi. Lo stress ossidativo causato dai radicali liberi comporta un precoce invecchiamento cellulare e la formazione di alcune forme tumorali. Anche la pelle trae benefici dalla presenza di composti antiossidanti mantenendosi giovane ed elastica per più tempo.
  • Sistema cardiovascolare: gli antociani presenti nel radicchio rosso sono in grado di inibire l’azione di enzimi coinvolti nella demolizione di elastina e collagene. Quest’ultime due compongono la parete dei vasi sanguigni. Di conseguenza, il consumo di quest’ortaggio viene consigliato per prevenire le malattie cardiovascolari.
  • Sistema immunitario: il buon contenuto di vitamina C potenzia il sistema immunitario rafforzando le nostre difese.
  • Sistema epatico: stimolando la produzione della bile, il radicchio contribuisce a mantenere il fegato sano ed efficiente.

Proprietà nutrizionali e calorie

Cento grammi di radicchio crudo apportano circa 23 kcal, così ripartite:

  • 93,14 gr di acqua;
  • 4,48 gr di carboidrati (di cui 0,6 gr di zuccheri);
  • 1,43 gr di proteine;
  • 0,9 gr di fibre alimentari;
  • 0,25 gr di grassi (di cui 0,11 gr di polinsaturi, 0,06 gr di saturi e 0,01 gr di monoinsaturi).

Considerando che i carboidrati e le proteine forniscono 4 calorie per ogni gr mentre i grassi ne forniscono 9 per ogni grammo, l’energia apportata da ciascun macronutriente sarà: 75,5% di carboidrati, 15,3% proteine e 9,2% grassi.

Tra i sali minerali più abbondanti troviamo: potassio (302 mg), fosforo (40 mg), calcio (19 mg), sodio (22 mg), magnesio (13 mg), zinco (0,62 mg) e ferro (0,57 mg).

La componente vitaminica è rappresentata dalle vitamine: A, B (B1, B2, B3, B5, B6), C, E, J, K e folati.

Il radicchio è inoltre ricco di composti antiossidanti come luteina, zeaxantina e betacarotene.

Le tipologie di radicchio

Esistono numerose varietà di radicchio, classificate principalmente in base al colore.

  • Rosso: è la tipologia più comune.  La varietà più diffusa ed apprezzata è quella Trevigiana con foglie lunghe rosso-viola e coste bianche. A seguire troviamo quella di Chioggia che presenta foglie rotondeggianti e color crema con punte rosse. Infine, abbiamo la specialità di Verona con foglie allungate di color crema e punte rosse.
  • Variegato: di colore verde-giallognolo con venature rosse-violacee e cespo aperto. Quello più noto e riconosciuto è di Castelfranco, ottenuto dall’incrocio tra il rosso di Treviso e l’indivia scarola.
  • Verde: foglie verdi e coste bianche (es. pan di zucchero).
  • Bianco: è la tipologia meno conosciuta, selezionata per resistere alle basse temperature. Si presenta con il cespo chiuso e foglie bianche caratterizzate da sottili venature rosse.

Come cucinare il radicchio

Il radicchio è un ortaggio che può essere consumato sia crudo sia cotto. Inutile dire che per trarre i maggiori benefici l’unica modalità di consumo è quella a crudo (es. insalate o pinzimonio). Un altro modo per beneficiare al meglio delle sue proprietà è quello di utilizzarlo fresco sotto forma di succo o centrifugato.

Quando cotto può essere grigliato o saltato in padella e condito con olio, sale e limone. Quest’ultimo può essere sostituito dal vino o aceto balsamico. E’ possibile arricchirlo anche con pancetta o speck tagliati a listarelle o a cubetti. Viene molto utilizzato per la preparazione di torte rustiche, primi piatti piuttosto raffinati (es. risotto) e secondi (es. involtini, scaloppine e arrosti).

Come conservarlo in frigorifero in ottime condizioni? Basterà avvolgerlo in un canovaccio e riporlo in un sacchetto di plastica.

Come coltivare il radicchio

Il radicchio è una verdura che predilige i climi temperati ma che ben si adatta al freddo. Generalmente sotto i 5 °C si arresta lo sviluppo della pianta.

Il terreno ideale deve essere drenante, fresco, poco profondo e ricco di materia organica.

La semina si effettua a fine maggio e può essere protratta per tutto il mese di luglio. Si può seminare in pieno campo oppure anche in semenzaio e trapiantare in un secondo momento. Il trapianto si esegue quando le piantine superano i 6 – 8 cm. Le piante di radicchio devono essere messe a circa 35 cm l’una dall’altra e possono essere disposte a quinconce (alternate “a zig zag”), soprattutto quelle a cespo sferico.

Il radicchio, così come tutte le insalate, richiede una costante presenza di acqua ma senza ristagni. Motivo per cui è bene annaffiare spesso ma senza abbondare.

La raccolta può avvenire già da fine settembre, per le varietà precoci. Si taglia l’intero cespo recidendo appena sotto le foglie basali.

Nella coltivazione del radicchio, è importante ricordare l’operazione dell’imbianchimento. Questa tecnica serve a migliorare sia la qualità del cespo (sapore delicato) sia l’estetica. Tramite l’imbianchimento si sottrae alle piante, in tutto o in parte, la luce. Così facendo si andranno a sviluppare le foglie del cespo utilizzando le sostanze di riserva accumulate nelle radici. Inoltre, tramite questa operazione si rallenta la produzione di clorofilla con il vantaggio di ottenere foglie più tenere e meno fibrose. Il modo più semplice per eseguire l’imbianchimento consiste nel legare le foglie esterne, usando un elastico o un laccio. Le piante vanno legate circa 15 – 20 giorni prima del raccolto previsto. Ricordate però di legare le foglie quando queste sono ben asciutte; altrimenti la loro umidità può creare internamente dei marciumi.

Controindicazioni

Il radicchio è controindicato per coloro che soffrono di gastrite e ulcere gastroduodenali. La sostanza amara di quest’ortaggio stimola infatti la secrezione gastrica peggiorando eventuali condizioni di iperacidità gastrica.

In caso di gravidanza, è bene non esagerare con il suo consumo perché potrebbe avere effetti stimolanti sull’utero.

Infine, il radicchio è tra gli almenti che contengono più nichel. Per cui sarebbe bene evitare di mangiarlo in casi di allergia o intolleranza accertata a questo metallo.

Share.

Leave A Reply