Tarassaco: proprietà, benefici, uso e controindicazioni

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La stragrande maggioranza di noi avranno almeno una volta visto e giocato con il tarassaco, conosciuto ai più come dente di leone o cicoria selvatica e utilizzata per vecchie leggende famigliari legate ai desideri che si potrebbero esprimere lasciando volare il soffione. Il tarassaco è una pianta officinale molto utilizzata in fitoterapia per via delle sue proprietà benefiche e curative. Scopriamo le proprietà del tarassaco, i benefici per la salute, come utilizzare questa pianta in cucina o come rimedio naturale e le eventuali controindicazioni.

Tarassaco: caratteristiche generali

Il tarassaco comune, nome botanico Taraxacum officinale, dal greco tarakè (“scompiglio”) e àkos (“rimedio”) ad indicare le sue proprietà utili per rimettere in ordine la salute del proprio corpo, è una pianta a fiore della famiglia delle Asteracee che cresce principalmente nelle zone pianeggianti fino ai 2000 metri di altitudine ed è molto comune trovarla sparsa nei campi e sul ciglio delle strade italiane.

Il suo utilizzo in campo terapeutico coincide con il periodo medioevale, in particolare con i primi utilizzo come pianta dal potere diuretico osservata dal naturalista Bock nel 1546, per poi essere considerata una pianta dalle forti caratteristiche vulnerarie in grado di curare in maniera rapida le ferite cutanee, mentre antico è il suo utilizzo nella medicina tradizionale cinese come sostanza depurativa del corpo.

La pianta del tarassaco si sviluppa in altezza fino ai 9 centimetri ed è caratterizzata da foglie oblunghe e dentate dal quale deriva l’appellativo popolare di “dente di leone”, da un fusto al cui apice si trova una infiorescenza gialla denominata capolino. La fioritura, solitamente in periodo primaverile ma può continuare fino a Settembre, termine con la fase dell’infruttescenza che dona al tarassaco il tipico aspetto bianco con il quale il più delle volte viene riconosciuto rispetto alla fioritura normale.

Tarassaco: proprietà benefiche e curative

Il tarassaco è una formidabile pianta molto comune dalle innumerevoli proprietà naturali e curative, grazie alle quali viene impiegato per lenire varie tipologie inerenti al corpo umano e viene utilizzato come ingrediente per alcune ricette particolari consigliate per depurare il proprio organismo e disintossicarlo.

In generale il tarassaco ha proprietà digestive, coleretiche, diuretiche, disintossicanti e antinfiammatorie. Se l’azione digestiva è imputabile alla presenza dell’inulina, un oligosaccaride, che favorisce la corretta funzionalità della flora batterica intestinale permettendo al corpo di assorbire in quantità maggiore i minerali, l’azione coleretica,ossia la stimolazione della produzione della bile da parte del fegato, è dovuta ai triterpeni quali il tarassolo, il tarasserolo e il sitosterolo. Grazie a questi tre elementi, il fegato viene stimolato ad aumentare la produzione di bile in modo tale da avere un effetto disintossicante e una prevenzione maggiore contro i calcoli biliari.

Le proprietà diuretiche, probabilmente le più conosciute e utilizzate di questa pianta, sono il risultato diretto della presenza dei flavonoidi e dei sali di potassio. L’effetto diuretico può avvertirsi anche solamente dopo 30 minuti dalla sua assunzione, a patto che si assumano le dosi consigliate di 4 – 10 ml di tarassaco.

Nonostante le principali proprietà del tarassaco si riducano a questa semplice lista, il suo utilizzo in medicina e in cucina è molto vasto ed è utilizzato in diversi casi che andremo ad analizzare insieme, fra cui possiamo citare gli edemi e la ritenzione idrica, la cellulite, l’obesità e il colesterolo alto, la dispepsia, ossia la cattiva digestione, e altre patologie che vedremo nel dettaglio.

Tarassaco: composizione chimica e valori nutrizionali

I valori nutrizionali sotto riportati si riferiscono ad una quantità di tarassaco pari a 100 grammi:

  • Acqua 87 g
  • Carboidrati 3,70 g di cui Zuccheri Solubili 3,70 g
  • Proteine 3,10 g
  • Grassi (lipidi) 1,10 g di cui saturi 0 g
  • Fibre 0,40 g
  • Sodio 76 mg
  • Potassio 440 mg
  • Ferro 3,20 mg
  • Calcio 316 mg
  • Fosforo 65 mg
  • Vitamina A 10161 IU
  • Vitamina B1 0,19 mg
  • Vitamina B2 0,26 mg
  • Vitamina B3 0,806 mg
  • Vitamina B5 0,084 mg
  • Vitamina B6 0,251 mg
  • Vitamina C 35 mg
  • Vitamina E 3,44 mg
  • Vitamina K 778,4 µg

Dalla sua tabella nutrizionale e composizione chimica si può facilmente osservare come il tarassaco sia pieno di minerali, fra cui il calcio, il sodio, il ferro, il fosforo, potassio, magnesio, zinco e selenio, e di vitamine utili per il proprio organismo, dalla vitamina A alla vitamina B2 e B3, fino alle vitamine C, E e K. Inoltre il tarassaco contiene alfa e beta-caroteni, e come già specificato in precedenza, è ricco di inulina, tannino e flavonoidi.

Grazie alla sua composizione chimica si possono riscontrare anche benefici per le ossa, dati dal contenuto di calcio, e per l’abbassamento del colesterolo dovuto alla presenza di fibra alimentare che facilita l’espulsione del colesterolo cattivo LDL dal proprio corpo.

Tarassaco: utilizzi e benefici per la propria salute

Il tarassaco come già abbiamo avuto modo di vedere ha numerose proprietà naturali che lo rendono utile in caso di diverse patologie o problemi di salute, o per la prevenzione di malattie gravi. Oltre all’effetto diuretico e quello relativo al fegato che permette una maggiore produzione di bile e quindi una più veloce azione disintossicante e antinfiammatoria, il tarassaco può essere utilizzato anche in altre situazioni.

Nel caso di itterizia, la colorazione giallognola della pelle dovuta ad una produzione in eccesso di bile da parte del fegato, il tarassaco aiuta a regolare la produzione della bile facilidandone l’espulsione attraverso l’urina.

La presenza cospicua di potassio all’interno della sua composizione chimica è consigliata per regolare la pressione arteriosa e la quantità dei fluidi all’interno del proprio corpo, unitamente agli effetti diuretici, mentre è famosa la sua proprietà digestiva dovuta alla stimolazione della secrezione dei succhi gastrici e all’azione della fibra alimentare che facilita il passaggio del cibo nell’intestino e riduce fenomeni di stitichezza.

Nel caso si soffrisse di diabete, il tarassaco potrebbe rappresentare un ottimo aiuto per curare la patologia grazie alla capacità di stimolare la produzione di insulina da parte del pancreas in modo da regolare e stabilizzare i valori di zucchero nel sangue.

Inoltre, sempre grazie alle sue proprietà diuretiche, attraverso una cospicua minzione può aiutare a perdere ed eliminare una significativa percentuale di grassi.

Tarassaco in cucina

Per giovare di tutte le proprietà e i benefici fino ad ora descritti del tarassaco, si può prendere spunto da alcune semplici ricette per facilitarne l’assunzione. Ad esempio le foglie fresche del tarassaco possono sia essere stufate in padella con i principali condimenti quali olio e aglio, oppure essere aggiunte nelle frittate, in zuppe o piatti a base di verdure. I cuochi più esperti si possono sbizzarrire anche nella creazione di polpette di uova o di pane con l’aggiunta del tarassaco cotto o appena raccolto.

Per favorire l’effetto diuretico invece si possono unire una decina di foglie di tarassaco ad un litro di acqua calda e tenerle in infusione per circa 20 minuti, per poi colare il contenuto liquido e assumerlo quando si preferisce.

Ulteriori utilizzi in cucina sono sotto forma di tisane, sia già pronte da acquistare e consumare nei supermercati sia da preparare in casa con l’aggiunta di altre piante come curcuma e ortica, o come ingrediente per la preparazione di ottimi decotti.

Tarassaco: controindicazioni ed effetti collaterali

Nonostante non ci siano particolari effetti collaterali o comunque di natura grave che il tarassaco potrebbe provocare alla propria salute, la sua assunzione potrebbe causare o peggiorare l’acidità gastrica, soprattutto se si soffre di gastrite, reflusso gastroesofageo o di ulcera. Sempre per questo possibile peggioramento dell’acidità gastrica, è sconsigliabile usarlo assieme ai medicinali di tipo FANS, fra i quali anche l’aspirina e il paracetamolo, perché potrebbe aumentarne gli effetti gastrolesivi.

Infine se si sta seguendo una cura a base di potassio è sconsigliata l’assunzione contemporanea del tarassaco per i suo alti valori di potassio contenuto al suo interno.

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