Pungitopo: proprietà, benefici, usi e controindicazioni

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La pianta del pungitopo è nota agli esperti come Ruscus aculeatus. Viene utilizzata come alleata per l’organismo e i benefici riscontrati sono numerosi.  Nella sua composizione chimica si annoverano flavonoidi, fibre, sali minerali, vitamine e non solo. Oggi vediamo per cosa è utile il pungitopo e quali sono le sue numerose proprietà. Ma prima ricordiamo che è sempre meglio avvalersi dei consigli di un esperto e di impiegare i formati acquistati nei negozi appositi come appunto le erboristerie.

Proprietà e benefici del pungitopo

In questo paragrafo abbiamo riportato 6 benefici offerti dalla pianta del pungitopo. Sappiamo che è un buon diuretico e depurativo, ma anche un grande antinfiammatorio, un antiossidante e altro ancora. Ecco tutte le informazioni a riguardo. 

1. Diuretico

La pianta nota come pungitopo è conosciuta anche come diuretico. La sua azione fa si che il corpo possa eliminare scorie e tossine attraverso l’espulsione dell’urina. Pare possa fornire aiuto anche in caso di gambe gonfie.

2. Antinfiammatorio

Secondo il parere degli esperti svolge una valida azione antinfiammatoria, deve comunque essere impiegato con parsimonia e seguendo le quantità massime consentite. I benefici che offre il pungitopo sono molteplici. Addirittura è apprezzato in caso di sindrome del tunnel carpale.

3. Circolazione del sangue

La composizione chimica rinvenuta al suo interno lo rende un ottimo alleato per stimolare la circolazione sanguigna. Un effetto che è utile per tutto il corpo, in quanto il sangue affluisce correttamente e trasporta con se tutte le sostanze di cui il corpo ha bisogno.

4. Calcoli renali

La pianta è apprezzata in caso di calcoli renali. Viene infatti utilizzata principalmente a scopo preventivo, tuttavia anche per contrastare il disturbo si rivela molto utile. Pare inoltre che sia indicata contro la gotta.

5. Emorroidi

Le emorroidi sono un disturbo molto fastidioso e spesso più che debilitante. Tuttavia, con l’ausilio dei rimedi naturali è possibile lenire un po’ il malessere e quindi il bruciore arrecato da quest’ultime. A questo proposito troviamo il pungitopo che è particolarmente apprezzato dall’uomo.

6. Antiossidante

Data la presenza della vitamina C, il pungitopo è un alleato per il sistema immunitario. Può dunque combattere i radicali liberi e rallentare l’invecchiamento cellulare oltre che la possibile ossidazione delle cellule.

Usi del pungitopo

Ecco alcuni utilizzi del pungitopo, qui mostriamo come impiegarlo in maniera intelligente.

  • Tè con le radici. In caso di occhiaie è possibile sfruttare il pungitopo a fini benefici. Si tratta di una pianta utilissima in tali circostanze, questo almeno secondo il parere di molti esperti della bellezza. È sufficiente assumere un tè a base di radici di pungitopo. Quindi facile e veloce, in pochi trattamenti si dovrebbero vedere i risultati.
  • Creme per la couperose. L’uso di creme per il viso a base di pungitopo ha dimostrato risultati molto interessanti in caso di couperose. Non ci scordiamo comunque di ricordare che tutti i possibili preparati è bene acquistarli già pronti, anziché realizzarli da soli.
  • Decotto. Con il decotto di pungitopo è possibile ottenere numerosi utilizzi, tutti a livello esterno. C’è chi lo consiglia per i pediluvi, altri per dei lavaggi e non solo. Trova utilità in caso di emorroidi, spossatezza, gambe gonfie etc.
  • Tintura madre di pungitopo. È apprezzata anche la tintura madre, questa è utile specialmente quando il problema interessa l’apparato urinario come appunto una possibile infezione. Per la posologia chiedere a un esperto.
  • L’estratto secco. Un altro prodotto versatile, basta pensare che tra i suoi impieghi troviamo: il trattamento contro la cellulite e addirittura l’uso come dopobarba.

Controindicazioni del pungitopo

Parlando di controindicazioni è sempre bene prestare la massima attenzione. Dopotutto, utilizzare una pianta (o i suoi estratti) a fini benefici deve risultare sicuro. Il pungitopo non è esente dagli effetti collaterali e proprio per questo ci sono alcune cose da sapere. Qui le abbiamo riportate così da cercare di arginare quanto più possibile il rischio di effetti indesiderati.

  • Le donne in stato interessante devono consultare il proprio ginecologo. In caso contrario viene caldamente sconsigliato il pungitopo. Lo stesso vale per le mamme in fase di allattamento.
  • I soggetti affetti da ipertensione è bene che si astengono dall’uso. Solo il medico può dare l’approvazione.
  • Non è indicato per chi ha disturbi che interessano fegato o reni.

L’estratto di pungitopo (superato un certo periodo d’impiego) può risultare dannoso per la salute. Generalmente dopo 90 giorni possono verificarsi gli effetti indesiderati. Per quanto riguarda gli effetti collaterali del pungitopo ricordiamo che possono verificarsi: nausea, vomito, mal di stomaco, pancia gonfia e diarrea.

Descrizione della pianta del pungitopo

Il Ruscus aculeatus, pungitopo, appartiene alla famiglia delle Ruscaceae. Si tratta di una pianta sempreverde a carattere cespuglioso. Molto bella per uso ornamentale e rinomata da tempi remoti. La possiamo infatti ricordare come pianta natalizia. Sappiamo che come grandezza non eccede, solitamente è alta 70 oppure 80 centimetri.

La zona che interessa la macchia mediterranea è l’habitat ideale per il pungitopo. Le sue foglie sono ovali, inoltre ha bacche rosse e piccole ma sempre più grandi di quelle che si possono riscontrare nell’agrifoglio. Ricordiamo infatti che il pungitopo e l’agrifoglio non sono la stessa pianta come in molti possono credere. Quest’ultima addirittura supera i 4 o 5 metri d’altezza.

Curiosità sul pungitopo

I racconti e le storie che si possono trovare attinenti al pungitopo sono moltissimi. Cominciamo dicendo che già nell’antica Roma la pianta era nota e allo stesso tempo utilizzata contro il malocchio. Era infatti coltivata a tali scopi.

Come detto precedentemente il pungitopo è una pianta natalizia che ancora oggi ha la sua importanza in questo contesto. Tuttavia, nel nostro Paese è considerata una specie protetta e quindi non da raccogliere. Questo non vale per tutta l’Italia comunque.

Ma perché la pianta qui presente si chiama pungitopo? È presto detto, in passato serviva a tenere alla larga i roditori! I topi infatti sono sempre stati un problema per l’uomo, ma fortunatamente l’essere umano ha potuto sempre fare affidamento sulla sua intelligenza. Ed ecco che il cibo era protetto da questi piccoli cespugli, in tal modo i topi si arrendevano visto che venivano punti dalle spine del Ruscus aculeatus.

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