Peperoncino piccante: proprietà, benefici, uso e controindicazioni

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Il “rosso” per eccellenza, dal sapore deciso, che dona colore e consistenza ai piatti della cucina mediterranea, è sicuramente il peperoncino piccante. Le proprietà di questa spezia sono moltissime: il peperoncino piccante è conosciuto soprattutto per le proprietà afrodisiache, ma ha anche tantissimi altri benefici. Scopriamo le proprietà del peperoncino, quali benefici apporta alla nostra salute, gli usi in cucina o come rimedio naturale e le eventuali controindicazioni.

Questa straordinaria spezia appartiene alla famiglia delle Solanacee, originario dell’America Latina, fu importato in Europa nel 1493 da Cristoforo Colombo. Poiché era facile da reperire nel paese, anche i poveri, lo usavano come condimento dei cibi. La pianta del peperoncino è molto diffusa in Calabria, in quanto, proprio in quei luoghi, vi è il clima ideale per la sua coltivazione. Svariate sono le tipologie di peperoncino piccante, tutte caratterizzate da vari gradi di “piccantezza”.

Peperoncino piccante: proprietà e benefici

Il gusto vivace del peperoncino è dato dalla capsaicina che è concentrata nella polpa e non nei semi, come solitamente si crede. Il peperoncino contiene nutrienti molto importanti: vitamine A, C, E e Beta Carotene, da cui derivano importanti effetti antiossidanti. Questa spezia è particolarmente ricca di sodio e potassio ma non solo: il peperoncino piccante contiene anche altri sali minerali come calcio, fosforo, ferro, magnesio e selenio che possono aiutarci a preservare la nostra salute e a far funzionare alla perfezione il nostro metabolismo.

Il peperoncino piccante contiene, inoltre, steroli vegetali che non vengono sintetizzati spontaneamente dall’organismo: essi sono molto importanti perché servono a contrastare la formazione del colesterolo cattivo nel sangue, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari.

Il peperoncino piccante ha un apporto di calorie molto basso, circa 26 per ogni 100 gr, per cui è consigliato per mantenersi in forma. È utile anche per stimolare la digestione.

L’assunzione di peperoncino piccante è un toccasana per la nostra salute. Questa straordinaria spezia ha infatti proprietà analgesiche dettate dalla presenza della già citata capsaicina, che è in grado di alterare la produzione di un neuropeptide responsabile della sensazione di dolore. Inoltre, riduce i livelli dell’insulina nel sangue e dà modo al pancreas di lavorare meglio, quindi è ottimo per i soggetti che soffrono di diabete.

Il peperoncino piccante è anche un ottimo rimedio naturale contro il raffreddore, poiché ricco di vitamina C, perfetto per curare lievi stati influenzali. Usato spesso anche per contrastare depressione ed insonnia, il peperoncino piccante rilascia ossitocina, ovvero una sostanza che aiuta a conciliare il nostro sonno.

È inoltre un valido protettore per l’apparato gastrointestinale contro malattie e putrefazioni, grazie alla sua azione disinfettante e antifermentativa. A suo modo, riesce a contrastare l’arteriosclerosi, in quanto con la sua funzione vasodilatatrice, riesce a mantenere elastiche e pulite le arterie.

Gli utilizzi del peperoncino piccante

Le numerose proprietà del peperoncino piccante lo rendono un prodotto dai più svariati utilizzi. Alimento perfetto in cucina, può essere mangiato tranquillamente, anche ogni giorno, sia cotto che crudo, al naturale: l’importante, come al solito, è non esagerare. Si stima che la dose consentita sia tra gli 0,3 grammi e 1 grammo al dì per persona, ma è assolutamente soggettivo.

Molto diffuso già nell’antichità, insieme al sale, il peperoncino piccante è uno dei condimenti più amati in cucina dagli italiani. Un pizzico, diluito in una tazza con camomilla calda con po’ di miele, è un digestivo naturale, assolutamente efficace. Da provare un’ottima variante realizzata mettendo in infusione la polvere del peperoncino piccante nell’alcool insieme alla buccia di cedro. Per chi, invece, ha voglia di dolcezza mixata con un retrogusto singolare, ci sono i vari gusti di cioccolato al peperoncino, dal sapore molto intenso.

Il peperoncino piccante è una spezia estremamente versatile: i suoi estratti sono utilizzati anche nel settore della bellezza e del make-up. La capsaicina, infatti, riesce anche a prevenire la caduta dei capelli ed è anche un ottimo alleato di bellezza. Grazie ai suoi principi attivi, il peperoncino piccante viene adoperato per finalità cosmetiche sin dai tempi più antichi e, ad oggi questa “tradizione”, si tramanda di generazione in generazione.

Grazie alle sue molteplici proprietà benefiche si realizzano creme ricche di vitamina C ed E, particolarmente utili per preservare la nostra pelle e con notevoli caratteristiche antiossidanti e rigeneranti: queste creme aiutano il ricambio cellulare dell’epidermide svolgendo anche una spiccata azione anti-age.

Numerosi, poi, sono gli shampoo e le lozioni a base di peperoncino in vendita tra gli scaffali dei centri commerciali o in erboristeria. La ormai famosa caspaicina ha “magici” poteri vasodilatatori, che favorisco la ricrescita del cuoio capelluto: essa, se applicata con parsimonia in zone ben localizzate, aiuta a contrastare l’alopecia, donando forza e lucentezza, migliorandone l’aspetto dei capelli.

Il peperoncino piccante è utilizzato anche nella produzione di creme anticellulite, poiché stimola la circolazione sanguigna ed è utile nel trattamento degli inestetismi cutanei come la fastidiosissima pelle a buccia d’arancia.

Il peperoncino piccante è, ovviamente, conosciuto in tutto il mondo, soprattutto per le sue proprietà afrodisiache che sviluppano sensazioni ed emozioni particolari. Se assunto, il peperoncino piccante può provocare l’irritazione delle mucose (comprese quelle genitali) e la vasodilatazione dei tessuti erettili che si trovano nel pene e nel clitoride. Ed è per questo motivo che il peperoncino piccante è considerato una valida alternativa naturale al viagra, famosissima pillolina blu, che “soccorre” i maschietti in caso di problemi di disfunzione erettile.

Peperoncino piccante: le controindicazioni e gli effetti collaterali

Quando “esageriamo” con il peperoncino piccante, siamo assaliti da una forte sentore di bruciore, che può essere arginato facilmente con l’assunzione di latte o latticini, perché contengono una sostanza, la caseina, che è capace di bloccarne e “spegnerne” il fastidio.

Il peperoncino non ha molte controindicazioni, a meno che lo si usi in dosi moderate. Deve, però, essere assolutamente evitato dalle donne durante la gravidanza e durante l’allattamento.

In linea di massima, se ne sconsiglia l’uso anche in presenza di cistite, gastrite e candida, perché tende ad infiammare le mucose. Da tenere fuori dalla portata dei soggetti allergici, perché concausa di sfoghi cutanei ed irritazioni sulla pelle. Non usare in caso d’infezioni orali, ulcera o malattie croniche dell’intestino.

In conclusione, se a tavola vogliamo mangiare con più gusto, possiamo farlo tranquillamente, senza crearci troppi problemi, perché il peperoncino fa più che bene alla nostra salute.

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