Karkadè: proprietà, usi, benefici e controindicazioni

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Scopriamo il karkadè, i suoi usi e le proprietà terapeutiche. Questa pianta è molto apprezzata dagli esperti per i suoi effetti utili contro il colesterolo cattivo, i sintomi influenzali, lo stimolo della diuresi etc.

Si tratta di un rimedio versatile che l’uomo può impiegare frequentemente anche se non per lunghi periodi. Ovviamente presenta anche delle controindicazioni, ma di questo parleremo più avanti.

Dell’Hibiscus sabdariffa vengono utilizzati i calici del fiore, conosciuti come karkadè. La pianta ricordiamo che appartiene alla famiglia delle Malvacee. Possiamo dire che il suo utilizzo giova a mente e corpo, l’impiego tradizionale avviene attraverso l’assunzione dell’infuso questo può essere chiamato karkadè, tè di ibisco oppure tè rosso.

Ci sono molte cose da sapere in merito al karkadè, infatti procedendo per gradi andiamo a far luce su vari punti d’interesse, i quali possono suscitare molte domande nel pubblico che naviga in rete in cerca di informazioni utili. Per prima cosa è bene evidenziare velocemente la composizione chimica del karkadè, le sostanze al suo interno si dimostrano ottime per l’interno organismo.

Attraverso gli studi condotti dagli esperti in materia, sono emerse numerose sostanze interne che vanno a comporre la struttura chimica del karkadè. Si annoverano proteine vegetali, acqua, fibre, grassi, zuccheri, sali minerali e vitamine. Inoltre sono presenti composti dall’azione antiossidante, senza contare che sono già disponbili vitamine come la A e la C, entrambe utili contro i radicali liberi grazie all’effetto antiossidante. Buona quantità di vitamine del gruppo B, oltre che di sali minerali come il ferro, il calcio, il sodio, il fosforo etc.

Proprietà del karkadè

Grazie all’impiego dei calici dei fiori della pianta qui presente (vale a dire l’Hibiscus sabdariffa) è possibile ottenere un tè altamente benefico, il quale è ricco di proprietà terapeutiche. Scopriamo dunque i benefici, in seguito passiamo agli usi e le controindicazioni rinvenute da parte degli studiosi.

Il karkadè è consigliato per le sue proprietà digestive, viene assunto sotto forma di infuso di ibisco ed è un buon alleato stando a quanto sostengono molti medici nutrizionisti. C’è da dire inoltre che è una bevanda diuretica, quindi adatta per stimolare la diuresi. Tuttavia, numerose sono le proprietà teraputiche riscontrate nel karkadè dunque non resta che scoprire meglio per cosa è utile.

L’azione dissetante che offre, lo rende un prezioso alleato a tal punto da essere addirittura impiegato da coloro che praticano sport. Inoltre è depurativo per cui adatto per eliminare scorie e tossine. Aggiungiamo inoltre le proprietà antiossidanti che ci permettono di combattere e prevenire i possibili danni arrecati dai radicali liberi. Questi come ben sappiamo possono portare anche la comparsa di malattie degenerative. Dunque una dieta sana ricca di alimenti antiossidanti dovrebbe essere seguita abitudinariamente, inoltre se è frequente l’uso del karkadè i benefici saranno ancora più evidenti nel lungo termine.

Un consumo regolare (ma senza eccessi) della bevanda è adatto per mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue. Un’azione dovuta grazie ai composti antiossidanti del karkadè, naturalmente il primo che ne trae vantaggio è il cuore.

Non sono poche le donne a cui viene consigliato contro i dolori mestruali, infatti c’è sempre più richiesta e informazione sulla pianta da cui si ricava l’infuso di ibisco. È considerato un alleato in grado di ristabilire il normale equilibrio da parte degli ormoni e per questo è facile trarre sollievo dopo poco dal suo impiego.

ricordiamo inoltre che il karkadè dispone di proprietà antinfiammatorie, pertanto è indicato contro mal di gola, tosse e non solo. Addirittura secondo uno studio l’utilizzo della pianta è adatto per ridurre la pressione del sangue. In quest’ultimo caso ricordiamo che il trattamento previsto solitamente è di quindici giorni per tre tazze durante l’arco della giornata! Per maggiori informazioni chiedere a un esperto.

La composizione chimica è veramente indicata per l’organismo si può infatti definire un tonico! Inoltre l’azione antidepressiva del tè corre in nostro aiuto, anche quando si tratta di stress e ansia.

Usi del karkadè

Come abbiamo detto vengono utilizzati i calici della pianta per ottenere le numerose proprietà del karkadè. Questi sono essiccati prima dell’uso che permette di ottenere l’infuso. Rinomato e apprezzato praticamente ovunque, trova anche impiego medicinale! Dunque è possibile utilizzare l’infuso per scopi preventivi oppure per contrastare un qualche disturbo già presente come tosse, mal di gola, raffreddore, spossatezza…. Qui di seguito vediamo come si prepara il tè di ibisco.

Preparazione dell’infuso di karkadè per una persona

Il karkadè è un grande alleato e come per la maggior parte delle piante con un minima quantità si ottiene una bevanda ricca di benefici. In questo specifico caso sono necessari 1 tazza d’acqua e 1 cucchiaio di karkadè. Non serve far altro che mettere l’acqua a bollire usando un pentolino. Dopodiché non appena è pronta perché ha raggiunto la temperatura, si possono aggiungere i fiori. Questo procedimento finale è da utilizzare solamente dopo che il pentolino è stato tolto dal fuoco. Il tutto deve rimanere coperto e stare in infusione per circa 10 minuti. Filtrare prima di consumare!

Karkadè: le controindicazioni

In questo paragrafo sono presenti informazioni che aiutano a capire quali effetti indesiderati e controindicazioni potrebbero insorgere per via dell’utilizzo del karkadè (soprattutto se bevuto in quantità elevate). Pertanto per rendere tutto più chiaro possibile elenchiamo adesso quanto c’è da sapere in 3 punti.

  • In alcuni soggetti non sono da escludere casi di allergia in merito ad alcune sostanze interne.
  • Le donne in gravidanza devono evitarlo almeno che non sia stato il medico a dare il consenso.
  • In caso di pressione bassa è da evitare, il rischio è di un conseguente peggioramento dello stato di salute.

Naturalmente in caso di terapie farmacologiche è bene informare il proprio medico prima di impiegare frequentemente la pianta di karkadè.

Descrizione della pianta dell’Ibisco

La pianta che noi conosciamo come karkadè in botanica prende il nome di Hibiscus sabdariffa. Si presenta ha carattere perenne e deve le sue origini all’Africa tropicale. In altezza può raggiungere 3 metri circa il fusto, questa pianta sembra che non abbia bisogno di molta acqua per vivere. Le zone migliori in quanto ad habitat sono quelle con clima caldo dove in estate piove.

La pianta ha fiori con 5 petali che formano un calice carnoso color rosso, mentre le foglie hanno il margine dentato e sono color verde. Questa specie nel tempo è stata diffusa in varie regioni dal clima tropicale come l’India per esempio.

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