Orzaiolo: cause, rimedi naturali e consigli

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Quello che comunemente chiamiamo “orzaiolo”, altro non è che un’infiammazione della palpebra che causa bruciore, rossore, eccessiva lacrimazione e un tipico gonfiore dovuto alla formazione di una “pallina” giallognola piena di pus o di una ciste piena di liquido. L’orzaiolo si forma quando la palpebra, la cui principale funzione consiste nel proteggere l’interno dell’occhio, viene colpita da stafilococco.

Anche se non grave, l’orzaiolo è fastidioso ed antiestetico. La buona notizia è che esso risponde bene alle cure naturali, con cui può essere efficacemente trattato in breve tempo e senza che lasci sgradite tracce di sé.

Orzaiolo: le cause

Esistono due tipi di orzaiolo:

  1. orzaiolo interno, quando ad essere colpita è una ghiandola del Melbonio, ovvero una ghiandola lacrimale posta dentro la palpebra. L’aspetto è quello di una piccola pallina rossa che impiega un po’ a scomparire;
  2. orzaiolo esterno, quando l’infiammazione colpisce una ghiandola di Zeiss, cioè una piccola ghiandola sebacea situata sul bordo esterno delle ciglia. L’aspetto è quello di un granellino giallo che scompare da solo nell’arco di qualche giorno.

In sé l’orzaiolo non rappresenta nulla di complicato o grave, ma non va ugualmente sottovalutato perché riguarda una parte del viso particolarmente delicata e sensibile; se notate che la formazione fatica a guarire, se il pus vi sembra eccessivo, se lacrimate intensamente o avete disturbi di altro genere, rivolgetevi al medico.

Ricordate inoltre che l’orzaiolo è contagioso e si trasmette facilmente per contatto diretto da una persona all’altra o può infettare un’altra zona del corpo; l’igiene è pertanto fondamentale, quindi chi ne è colpito deve evitare di toccare gli occhi e poi una qualsiasi altra cosa senza prima essersi accuratamente lavato le mani e deve utilizzare asciugamani puliti e personali.

La causa principale dell’orzaiolo, come su accennato, è un’infezione da stafilococco, cui può aggiungersi un’eccessiva produzione di sebo.

Tra le più comuni cause di contagio si annoverano:

  • parziale rimozione del trucco e permanenza di residui dello stesso;
  • utilizzo di cosmetici vecchi e/o scaduti;
  • utilizzo di oggetti sporchi o infetti;
  • igiene scarsa o sbagliata;
  • strascico di pregresse malattie oculari mal curate come blefarite o congiuntivite;
  • disfunzioni ormonali;
  • problemi nel sistema immunitario;
  • contatto prolungato con acqua salata o addizionata con cloro (piscine).

Un’abitudine piuttosto comune ma alla quale si presta poca attenzione anche se può causare la comparsa di un orzaiolo, è quella di sfregarsi il naso e poi toccarsi gli occhi: i batteri da stafilococco in genere presenti nelle narici, hanno in tal modo facile accesso alla palpebra.

Sintomi dell’orzaiolo

I sintomi tipici dell’orzaiolo sono in genere facilmente riconoscibili e consistono in:

  • prurito;
  • rossore;
  • gonfiore;
  • comparsa di una piccola ciste o di un nodulo ripieni di liquido e pus;
  • forte lacrimazione;
  • sensazione di dolore;
  • sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio;
  • formicolio;
  • difficoltà visive;
  • difficoltà a muovere la palpebra;
  • formazione di granelli cisposi tra le palpebre e le ciglia.

Se l’orzaiolo stenta a guarire o vi procura fastidi particolarmente gravosi, chiedete consiglio al medico.

Prevenzione dell’orzaiolo e consigli per evitarne la comparsa

Alla base della prevenzione dell’orzaiolo c’è, come quasi sempre accade, un’accurata e costante igiene: trascurare la pulizia quotidiana può esporre maggiormente al rischio di contagio e a probabili recidive, che tra l’altro, se non opportunamente curate, possono lasciare sgraditi segni sull’occhio.

Ecco qualche utile consiglio che sarebbe bene seguire scrupolosamente:

  • non toccare mai gli occhi e la zona circostante quando si hanno le mani sporche;
  • non utilizzare cosmetici, lenti a contatto, occhiali e asciugamani di cui non si è certi dell’assoluta pulizia o appartenenti a persone infette;
  • non truccarsi con cosmetici scaduti;
  • essendo gli occhi molto delicati, curare l’igiene di tutto ciò che viene con loro a contatto, come arnesi per il trucco, salviette, lenti a contatto ecc.
  • non usare mai impacchi caldi, o peggio bollenti, sull’orzaiolo, ma sempre tiepidi o freddi;
  • lasciare “in pace l’orzaiolo” una volta comparso, ovvero non grattare, sfregare, schiacciare e mai premere, per nessuna ragione al mondo, la parte rigonfia per far uscire il pus;
  • non truccarsi quando l’orzaiolo c’è e curare sempre l’igiene di tutto il viso;
  • rimuovere ogni sera con accuratezza e delicatezza ogni traccia di make-up ed almeno una volta al mese fare la pulizia del viso;
  • non usare le lenti a contatto in presenza di orzaiolo;
  • usare possibilmente prodotti cosmetici di qualità, ipoallergenici e custodirli con cura, lontani da possibili fonti di sporcizia o contaminazione.

I migliori rimedi naturali contro l’orzaiolo

L’orzaiolo risponde bene, in genere, alle cure con i vecchi sistemi “della nonna”: di seguito trovate un elenco dei migliori rimedi naturali per farlo guarire in fretta e senza che lasci strascichi di alcun genere.

Se siete colpiti da orzaiolo potete provare:

1. Camomilla: preparate un infuso ben concentrato di camomilla, lasciatela raffreddare e una volta tiepida applicatela sulla parte da trattare dopo aver imbevuto una garza sterile. Lasciate in posa per un quarto d’ora venti minuti, dopodiché sostituite la garza (quella usata va gettata e mai riutilizzata!) e ripetete l’operazione. La camomilla è nota per le sue proprietà calmanti e lenitive ed è perfetta per attenuare il gonfiore e i sintomi ad esso associati.

2. Olio extravergine d’oliva: imbevete un batuffolo di ovatta ben pulito con qualche goccia di olio extravergine di oliva e ponetelo sull’orzaiolo. Tamponate con delicatezza per calmare il dolore e allontanare i batteri.

3. Bustine di tè verde: devono essere utilizzate appena tiepide, poggiate sull’occhio e lasciate in posa per un quarto d’ora circa.

4. Menta: lasciate in posa sull’orzaiolo una foglia di menta piperita fresca dopo averla accuratamente lavata.

5. Foglie di cavolo: da utilizzare come quelle di menta.

6. Cetriolo: vero toccasana per gli occhi grazie al suo naturale potere rinfrescante e decongestionante, il cetriolo aiuta anche in caso di orzaiolo. Ponete sulla parte malata una fettina di questo prezioso ortaggio e lasciatela in posa per una mezz’ora.

7. Eufrasia: da acquistare in erboristeria e lasciare in infuso. Applicare sull’occhio una volta tiepida.

8. Aloe: si deve preparare un infuso a base di gel fresco di aloe (in erboristeria) e usarlo come impacco sulla palpebra.

9. Curcuma e coriandolo: preparare un infuso concentrato (le erbe si comprano in erboristeria) e usare alla stessa maniera degli altri infusi.

10. Malva: calmante e lenitiva, anch’essa va utilizzata sotto forma di infuso. Per applicarla servitevi di garze sterili da tenere sull’occhio per almeno un quarto d’ora venti minuti. E’ preferibile ripetere il trattamento un paio di volte al giorno.

11. Fiordaliso e calendula: ottime per curare l’orzaiolo in quanto lenitive, rinfrescanti e decongestionanti.

Oltre che con i suddetti rimedi naturali, che non presentano per altro alcuna controindicazione, aiutatevi anche con l’alimentazione: consumare spesso cibi contenenti le vitamine A, C ed E aiuta a tenere l’ontano l’orzaiolo e le sue recidive, mentre se l’orzaiolo dipende da un sovraffaticamento del fegato si dovrebbe agire per depurare quest’organo tanto importante per il regolare funzionamento del nostro organismo. In tal caso chiedete un parere al medico e fatevi seguire da lui seguendo scrupolosamente le sue indicazioni.

Se desiderate “aggredire” l’orzaiolo affidandovi all’omeopatia, che pure prevede vari e validi sistemi per combatterlo, rivolgetevi ad un esperto (mai darsi al fai-da-te in questo campo).

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