Erica: usi, benefici e controindicazioni

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La pianta dell’erica (facendo riferimento alla Calluna vulgaris) viene utilizzata per combattere la ritenzione idrica e depurare l’organismo. Oltre a questi due benefici, potete sfruttarla anche come tonico per l’apparato muscolare. Sono molte le proprietà della pianta qui presente. Infatti oggi cercheremo di capire come utilizzarla.

La coltivazione dell’erica è comune nel nostro paese. Proprio in Italia, si trovano diverse specie che crescono spontaneamente. Per esempio l’erica carnea, la multiflora, la terminalis etc. Ricordiamo che questo genere dispone di 600 specie circa.

Quest’oggi procediamo per gradi, quindi come prima cosa saranno messe in evidenzia le proprietà terapeutiche. Una volta viste, proseguiremo con le informazioni attinenti alle sue controindicazioni. Chiaramente c’è sempre da scoprire come si usa, quindi concederemo un apposito paragrafo. Iniziamo allora con le proprietà dell’erica.

Proprietà dell’erica

La pianta dell’erica vanta molte proprietà medicinali, ed è proprio per questo che l’uomo la utilizza praticamente da sempre. La troviamo comunemente nella fitoterapia, infatti vi sono rimedi semplici correlati al suo utilizzo. Basta pensare all’oleolito di erica oppure i suoi decotti. Queste riportate qui sotto sono le proprietà della pianta di cui stiamo parlando oggi:

  • Antinfiammatorie
  • Antisettiche
  • Diuretiche
  • Astringenti
  • Antireumatiche

Secondo alcuni esperti, l’erica vanta anche di proprietà sedative. Quest’ultime comunque se pur presenti sono concentrate in maniera minore se le paragoniamo alle altre. L’erica è utile per le vie urinarie, inoltre vanta di proprietà antiossidanti. Suggerita per numerosi trattamenti, anche contro la gotta per esempio. Veniamo alle controindicazioni.

Controindicazioni

L’erica è una pianta benefica ma dovete utilizzarla con moderazione. Eccedere non è mai consigliabile. Inoltre il corpo umano, può non reagire bene ad alcuni suoi componenti. Pertanto attenzione alle possibili allergie e intolleranze. Non è affatto raro che la pianta risulti irritante per l’intestino, se questa viene assimilata spesso o in quantità considerevoli. I medici inoltre la sconsigliano nei seguenti casi: insufficienza epatica, allattamento e gravidanza.

Usi dell’erica

L’erica è una pianta che trova impiego da secoli per la nostra cura. I suoi utilizzi ci portano molto indietro nel tempo. Pensate che già nel medio evo era apprezzata dall’uomo. Ma oggi cosa sappiamo sull’erica? Prima di tutto che possiede un’azione antiossidante e quindi già di per se è alleata dell’organismo. Questo perché oltre a combattere l’invecchiamento cellulare, è adatta a contrastare i radicali liberi ritenuti concausa di alcune malattie degenerative. Quest’ultimi infatti sono i responsabili dell’ossidazione cellulare. Più nello specifico adesso vediamo i suoi utilizzi, dato che quanto abbiamo detto adesso è si importante ma non utile per conoscerne gli usi fitoterapici. Contando che possiede molte proprietà curative, vediamo come si usa:

  • Oleolito. Un prodotto naturale che potete comprare o fare a casa. Si tratta di un valido alleato per gestire disturbi e infiammazioni lievi che interessano la pelle. Per realizzarlo non dovete fare altro che lasciare a macerare in olio d’oliva la pianta. In rete vi sono tutte le informazioni utili ed i vari passaggi, se la vostra intenzione è quella di farlo da soli;
  • Tintura madre. Reperibile sopratutto in erboristeria, la si trova comunque anche in farmacia. Chiedete le giuste indicazioni ad un esperto, così per non sbagliare con la sua posologia. La tintura madre di erica vanta di essere un eccellente diuretico e antibatterico.Generalmente sono suggerite 30 gocce in poca acqua, ma voi parlatene lo stesso con un medico prima
  • Decotti. Per molti un asso nella manica da utilizzare per fare un bagno tonificante. Combatte infatti i reumatismi e influisce positivamente anche sul nervosismo e lo stress. Dovete impiegare due grammi di erica in una tazza d’acqua, la quale aggiungerete nella vostra vasca da bagno. Naturalmente il decotto deve bollire prima, bastano 10 minuti!

Tenete presente che la si può usare in entrambi i modi, ovvero per uso interno o esterno. Ovviamente tutto dipende dal problema che volete trattare con il rimedio. Tuttavia, l’impiego interno è comune per l’azione antibatterica, antispasmodica e diuretica. Passiamo adesso alla descrizione della pianta.

Descrizione della pianta

Come abbiamo già detto, vi sono svariate specie appartenenti, ma quella che ci interessa a noi è la Calluna vulgaris. L’erica è un arbusto perenne di piccole dimensioni. Le foglie risultano opposte e alterne ed hanno una forma aghiforme. I fiori sono molto belli, colpiscono subito all’occhio. Sono color viola o rosa. Tuttavia, vi sono anche alcuni casi dove possiedono una colorazione bianca.

Per quanto riguarda il fusto, si dimostra ramificato e legnoso. Le origini della pianta ci portano in Italia e nell’Africa del Sud. Ricordiamo comunque che la famiglia a cui appartiene questa pianta è quella delle Ericacee.

Curiosità

Ecco alcune curiosità che riguardano la pianta di cui stiamo parlando oggi. Iniziamo dicendo che l’erica viene sfruttata anche come fiore di Bach. Oltre a questo cosa sappiamo? Successivamente sono riportante diverse informazioni non correlate fra loro.

Sapevate che l’erica è un rimedio naturale contro l’insonnia? Vi sono almeno 150 specie che prendono origini dall’Europa meridionale. Secondo alcuni esperti le proprietà dei fiori di erica si rivelano antisettiche e astringenti. Dobbiamo aggiungere che i rami dispongono di elementi dall’azione antiossidante.

Alcuni suoi utilizzi sono suggeriti anche a tutti quei pazienti che soffrono di obesità. Sembrerebbe che in antichità, i rami della pianta fossero destinati alla realizzazione delle scope. Le proprietà cosmetiche sono degne di nota, molti prodotti in commercio possono contenere tracce della pianta in questione. Infatti è una valida alleata della pelle.

Potete comprare anche il miele di erica, il quale è ricavato dalla erica arborea. Si presenta molto torbido. Il colore è ambrato. Si cristallizza velocemente e quando ciò avviene tende a cambiare colore, diventando più marrone scuro.

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