Dalle scorze dei frutti del bergamotto viene ricavata l’essenza di cui parliamo oggi. Tramite la spremitura a freddo è possibile ottenere l’olio essenziale di bergamotto. Vanta numerose proprietà interessanti, come ad esempio quella calmante e antistress.
Come si utilizza l’essenza di bergamotto? Presenta delle controindicazioni che dovete conoscere? Scopriamo prima di tutto le proprietà e successivamente vediamo alcune informazioni utili.
Ricordatevi sempre che l’essenza di bergamotto deve essere diluita in un olio vettore prima di utilizzarlo sulla pelle. Inoltre controllate che sia anche per uso interno prima di acquistarlo. L’essenza di bergamotto trova impiego nella produzione dolciaria e nel settore agroalimentare, anche se chiaramente lo potete utilizzare come rimedio fitoterapico. Ricordatevi sempre di basarvi sulle condizioni di utilizzo riportare sulla confezione.
Proprietà dell’olio essenziale di bergamotto
L’olio essenziale di bergamotto è un potente antisettico, nonché anti stress e calmante. Utile anche in caso di agitazione e depressione. Nel campo dell’aromaterapia appunto è un rimedio più che frequente. L’azione disinfettante e antibatterica di questo prodotto lo rendono popolare contro l’acne e l’alitosi. Oltre a tutto questo l’essenza di bergamotto facilita il sonno e combatte l’ansia.
Sempre nel settore dell’aromaterapia sembra un prezioso elemento per combattere le paure. Il trattamento aiuta a non essere più vittime ad esempio delle fobie o timori irrazionali. Per questo secondo gli esperti può intervenire positivamente nei confronti dei cosidetti blocchi psicologici.
Qui sono disponibili alcune proprietà attribuite all’essenza di bergamotto: astringenti, febbrifughe, digestive, analgesiche, antispamodiche, sedative, cicatrizzanti etc.
Nel campo cosmetico e alimentare è dunque una essenza di tutto rispetto e conosciuto. Come possiamo dire per il settore dei rimedi naturali. Adesso vi diamo delle informazioni sulle sue controindicazioni.
Controindicazioni dell’essenza di bergamotto
Come detto in precedenza non fate uso di questa essenza senza prima averla diluita con olio vegetale. Ricordate di non esporvi alla luce solare dopo la sua applicazione topica, dato che è un prodotto fototossico.
Ovviamente i bambini non devono entrare in contatto con l’olio di bergamotto. Possibili controindicazioni nei confronti delle donne in dolce attesa, oppure nel periodo dell’allattamento. Se soffrite di asma e bradicardia dovete consultare uno specialista prima dell’uso. Anche in caso di glaucoma potrebbero esserci dei rischi.
Usi dell’olio essenziale
L’essenza di bergamotto è impiegata per uso topico, quindi va abbinata a creme neutre oppure oli vegetali. La potete utilizzare nei diffusori per ambienti, oppure nella vasca. Potete usarlo abbastanza frequentemente anche per l’igiene orale. Infatti i gargarismi sono un vero toccasana, proprio qui sotto vi mostreremo come si realizza e quali sono gli impieghi del prodotto ricavato dalla buccia di questo frutto.
- Igiene orale. Prendete l’essenza di bergamotto e utilizzatene non più di cinque gocce dentro un bicchiere d’acqua. Eseguite i gargarismi dal tempo prolungato. Questo rimedio è suggerito fino a un massimo di due volte durante l’arco della giornata. Quindi dopo pranzo e dopo la cena. Risolve problemi come alitosi e alcune infezioni che si manifestano in bocca.
- Bagno. Nella vasca da bagno potete usare otto gocce di olio essenziale qui presente. Immergetevi fino il bacino. Solitamente il rimedio per essere efficace richiede che stiate immerse dai 15 ai 20 minuti in acqua. Tonifica e combatte le irritazioni che possono colpire l’apparato femminile.
- Bruciatore di oli essenziali. Come diciamo ogni volta, una goccia di essenza per ogni mq della zona in cui viene impiegato e anche con l’olio essenziale di bergamotto le cose non cambiano. Interviene contro la stanchezza mentale, lo stress, il nervosismo….
Potete usarlo anche interno e vi offre grandi benefici secondo alcuni. Inoltre viene ritenuto un prodotto naturale che stimola il metabolismo. Per facilitare le cose potete consumarlo con una tipologia di tè nero che prende il nome di Tè Earl Grey.
Descrizione della pianta
Dalla Citrus bergamia è ottenuto l’olio essenziale di bergamotto. Dovete sapere che la pianta in questione viene coltivata principalmente per ricavare la sua essenza. Detto questo proseguiamo con la descrizione della specie.
La pianta appartiene alla famiglia delle Rutaceae. Questa supera i quattro metri d’altezza generalmente. È presente in Spagna, Grecia e sud del nostro Paese, habitat perfetti per la crescita di questo vegetale.
Presenta una corteccia color grigiastro, la sezione del tronco è arrotondata. Le foglie del bergamotto hanno l’aspetto lucido, inoltre sono dalla forma ovale e lisce al tatto. Molto simili dunque, alle foglie della pianta dell’arancio. A quanto pare non perde mai le foglie.
I fiori a cinque petali emanano un buonissimo aroma. Sono color bianco ed a corolla. Per quanto riguarda i frutti hanno una forma tondeggiante. Quando sono color giallo limone significa che hanno raggiunto la piena maturazione, mentre se verdi sono ancora acerbi. Ecco come si presenta il frutto del bergamotto, qui viene descritto in modo più dettagliato.
- Esocarpo. Si tratta del rivestimento che protegge il frutto, vale a dire la buccia. Questa parte contiene l’olio essenziale
- Mesocarpo. Un tessuto che contiene la polpa, ossia la parte finale dell’alimento. Tende a essere color bianco-giallo, inoltre risulta molto compatto
- Endocarpo. Questa è la polpa, offre numerose proprietà salutari. Composta da spicchi (fino a 15) e semi disponibili all’interno.
Il frutto può essere paragonato al limone per quanto riguarda i suoi componenti. Dispone di buone quantità di acido citrico, sali minerali (magnesio e calcio ne è ricco) e la preziosa vitamina dal potere antiossidante, la C. Inoltre consumando circa 100 grammi di parte edibile il corpo ottiene solamente un apporto di circa 35 calorie. Tornando un secondo all’azione antiossidante del bergamotto è importante dire che offre una buona protezione contro i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare.