Artiglio del diavolo: benefici, usi e controindicazioni

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L’Harpagophytum procumbens, il nome botanico dell’artiglio del diavolo, è una pianta affascinante e allo stesso tempo benefica per l’organismo. Tuttavia non può essere impiegata come altri rimedi senza prima conoscerne gli effetti potenzialmente negativi ed aver parlato con il proprio medico curante.

Questa pianta è appartenente alla famiglia delle Pedaliaceae è rinomata come anti-infiammatorio e analgesico. Tra i suoi numerosi impieghi combatte il mal di testa e il mal di denti. Potete utilizzare l’artiglio del diavolo sia per uso interno che esterno, tutto in base al tipo di problema che vi ha colpito. Di questo comunque parleremo più avanti, adesso ecco i benefici correlati all’utilizzo dell’Harpagophytum procumbens .

Benefici dell’artiglio del diavolo

In Africa è decisamente apprezzato il suo impiego e la vendita degli integratori di questa pianta è in continuo aumento anche in Occidente. Insomma, è dunque così benefico? Possiamo dirvi che l’artiglio del diavolo possiede al suo interno molte sostanze utilissime che svolgono azioni benefiche di varia natura. Guardate qui sotto per comprendere i suoi benefici:

  • Mal di testa
  • Mal di denti
  • Mal di schiena
  • Infiammazioni articolari
  • Tendiniti
  • Artrite
  • Stati febbrili

È apprezzato in caso di contusioni. Inoltre può aiutare contro la gotta. Gli sportivi, o chi semplicemente desidera allenarsi un po’ dopo un periodo di sedentarietà, possono utilizzarlo per fornire benefici all’apparato muscolare. L’artiglio del diavolo è comunque un: antidolorifico, antireumatico, antinfiammatorio, digestivo…. Tiene anche sotto controllo i livelli di colesterolo alto nel sangue. Al contrario di come possono credere in molti, l’artiglio del diavolo arriva verso gli anni ‘900 in Europa. Gli esperti da subito parlarono delle sue proprietà benefiche.

Usi dell’artiglio del diavolo

L’artiglio del diavolo potete utilizzarlo in più occasioni, ma solamente dopo che il vostro medico è stato informato ed a approvato il suo impiego. Vi ricordiamo che gli estratti possono comportare effetti collaterali di cui più avanti vedremo i dettagli. Tornando al discorso di “come si usa”, ecco alcune informazioni.

L’artiglio del diavolo è presente in commercio sotto molte forme, infatti lo potete trovare in compresse, capsule, tintura madre, infuso, gel e altro ancora.

Per quanto riguarda l’impiego interno, suggeriamo tutti i formati destinati all’uso orale. Quindi prima di tutto, informate il vostro medico curante. Dopodiché ricordatevi di non protrarre per più di 2 settimane l’assunzione. Solamente così acquisirete benefici evitando le controindicazioni. Ecco un esempio veloce in merito proprio qui sotto.

Assumete la tintura madre non più di tre volte durante l’arco della giornata. Vi basta aggiungere 10 gocce ti tintura ogni volta che volete assumerla nel bicchiere d’acqua. L’infuso è un’altra risorsa utile per fornire benefici all’organismo e proprio come per la tintura madre, sono sufficienti tre assunzioni giornaliere. Utilizzate 500 ml d’acqua con l’aggiunta di 5 grammi di tisana d’artiglio del diavolo (acquistabile in erboristeria).

Il secondo metodo invece, è dedicato all’uso esterno, è adatto per i disturbi che interessano le articolazioni. Infatti prodotti sono principalmente il gel e la pomata, nascono per fornire il più completo aiuto al corpo. Questo è merito delle loro proprietà disponibili chiaramente. Ricordatevi che dovete utilizzare a livello topico questo prodotto nelle zone colpite dal problema.

Controindicazioni

L’artiglio del diavolo è una pianta che merita comunque diverse attenzioni. Essa può comportare numerosi fastidi ed effetti collaterali infatti. Dunque il suo utilizzo non deve essere eccessivo e inoltre ricordatevi di consultate sempre il vostro medico o l’erborista di fiducia prima di ogni suo impiego. Veniamo all’ultima parte di maggior interesse, cioè quali sono le controindicazioni dell’artiglio del diavolo. Qualora state assumendo dei farmaci, ricordatevi l’artiglio del diavolo può causare problemi per via di alcune interazioni. Non è consigliata tra l’altro la sua assunzione se soffrite di diabete, ipotensione, ulcera duodenale e gastrite. Non è consigliata neanche se state allattando o aspettate un bambino.

Può comunque essere causa di reazioni allergiche. Inoltre nel caso soffrite di reflusso gastroesofageo non è indicato il suo impiego. Attenzione dunque e non somministratelo ai bambini.

Descrizione della pianta

L’artiglio del diavolo, denominato a livello botamico Harpagophytum procumbens, prende le sue origini dall’Africa orientale e meridionale. Apprezzato per le numerose proprietà lo si trova sotto forma di integratori.

Ma come mai è chiamato artiglio del diavolo? Molti animali entrando in contatto con la pianta sono rimasti feriti dai suoi uncini e lentamente sono morti. Questo accadeva in particolar modo a piccoli animali, come ad esempio i roditori.

Ma cos’è l’artiglio del diavolo? Si tratta semplicemente di una pianta erbacea perenne, con foglie erette e molto carnose. La radice invece è tuberosa e genera i germogli. Dispone di fiori singoli color porpora e frutti legnosi. Quest’ultimi possiedono degli uncini che sembrano appunto degli artigli.

La radice contiene al suo interno aminoacidi, zuccheri, steroli etc. È infatti la parte che trova impiego nella cura del corpo. I popoli sud-africani fanno uso della radice da svariati secoli. È appunto un rimedio utile nella loro medicina tradizionale.

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