Agave: proprietà, usi e controindicazioni

0

L‘agave è una pianta benefica utilizzata sia a scopo ornamentale che terapeutico. Le sue origini ci portano in America centrale. La si può trovare nei parchi e nei giardini pubblici senza troppa difficoltà. Tra i suoi numerosissimi impieghi spiccano quelli a scopo lassativo e quelli per il trattamento dell’osteoporosi.

Dispone di un indice glicemico piuttosto basso, fattore che la rende idonea nei soggetti affetti da diabete. Al suo interno non mancano oligoelementi e sali minerali. Presenta tutte le caratteristiche per essere considerata una valido alleato del corpo. Si possono trovare moltissime varietà di questa specie di pianta. Alcune non superano i 20 cm d’altezza, mentre altre superano i 250 cm. Arrivando dunque a essere molto alte.

Proprietà dell’agave

Le proprietà benefiche dell’agave sono numerose e si dimostrano indicate per fornire protezione contro diverse malattie degenerative. Sembra utile per diminuire il colesterolo cattivo e migliorare la digestione degli alimenti.

I medici sostegono che ripristini la flora batterica e migliori il transito intestinale delle feci. Nelle diete dimagranti è un’ottima alleata visto l’effetto saziante che offre. Oltre a rendere le ossa e i denti più forti è in grado di fornire difese maggiori al sistema immunitario e ciò ne consegue tutti i benefici a esso correlati. Per esempio la protezione contro le malattie influenzali.

All’interno dell’agave sono racchiuse svariate sostanze benefiche come le vitamine del gruppo B, la vitamina C e numerosi sali minerali. Gli esperti ci indicano anche copiose quantità e varietà di aminoacidi. Insomma è un vegetale che si dimostra un rimedio fitoterapico completo.

La linfa di agave ha interessanti proprietà antisettiche sia per l’uso interno che esterno. Viene usata infatti per trattare in modo naturale gastriti e ulcere. Aiuta il corpo ad eliminare le tossine e, già nel passato, veniva utilizzata per trattare la sifilide.

Sono stati condotti numerosi studi scientifici in merito. Ad esempio un Centro di Ricerca scientifica in messico, ha scoperto che le sostanze usate per produrre la tequila permettono di combattere obesità e diabete. Hanno scoperto che i carboidrati di questa pianta sono ottimi per realizzare un dolcificante naturale, ma non vengono digeriti dal nostro corpo.

Come si usa

L’agave è una pianta molto bella e infatti trova largo impiego non solo nel campo terapeutico, ma anche in quello ornamentale. Essendo anche in possesso di proprietà benefiche è destinata molto spesso alla cura del corpo. Il succo d’agave per esempio è uno dei rimedi più comuni che l’uomo utilizza per acquisire benefici dalla pianta qui presente. Con la polpa dell’agave è possibile trattare numerosi disturbi, malattie infettive per esempio o problemi digestivi. Anche in caso di ferite può essere utile. Tutti questi benefici erano conosciuti anche in passato.

Lo sciroppo d’agave è consumato al posto dello zucchero. Può essere introdotto nelle bevande fredde o calde senza alcuna distinzione. Ricordiamoci inoltre che dolcifica di più rispetto allo zucchero classico. Risulta comunque insapore, quindi è facile eccedere con il suo utilizzo se non si fa attenzione. Oltre al succo fresco della pianta è molto ricercato sul mercato l’infuso di foglie. La fibra di agave disinfetta e rinforza i capelli prevenendone la caduta. Viene generalmente immersa 24 ore in acqua prima del suo impiego. Il distillato di agave altro non è che la Tequila. Una bevanda messicana conosciuta in tutto il mondo, anche se purtroppo spesso viene proposta sotto il suo nome una bevuta che ha poco a che fare con l’originale.

Dolcificante d’agave

Lo sciroppo di agave in passato era un alimento di uso comune, pertanto sempre presente sulle tavole. Usato anche come nutrimento anche per gli animali, non veniva praticamente mai sprecato. Lo sciroppo d’agave che troviamo oggi in commercio è un dolcificante che possono utilizzare anche i soggetti affetti da diabete, purché non eccedano con il consumo. Lo sciroppo d’agave è un dolcificante naturale su cui vi sono molti pareri contrastanti. Infatti non tutti i medici nutrizionisti sono favorevoli al suo impiego. Si tratta di uno sciroppo antiossidante, che aiuta a prevenire l’osteoporosi e tutela il corretto funzionamento del nostro intestino. Sazie velocemente e contiene pochissimi zuccheri.

Purtroppo lo sciroppo d’agave quando viene estratto dalla pianta è sottoposto a vari trattamenti chimici a temperature elevate. Queste modificano gli zuccheri e annullano minerali e vitamine. Spiegato il motivo per cui non viene particolarmente apprezzato! L’uso elevato porta alla formazione di acido urico, trigliceridi alti e colesterolo cattivo alto.

Controindicazioni

La linfa e le foglie possono contenere una sostanza che crea dermatite da contatto, questo non avviene sempre ma il rischio rimane. Sono comunque alcune specie in particolare di agave a fornire questo problema. Mai superare il limite giornaliero d’assunzione e inoltre chiedere a un medico nutrizionista a quanto può corrispondere dato che non per tutti può essere uguale. Generalmente è di 25 gr giornalieri.

Come si coltiva l’agave?

Passiamo adesso al suo uso ornamentale e vediamo come si coltiva l’agave. L’agave è una pianta che predilige il clima mite. Le sue aree di coltivazione sono sparse un po’ ovunque. Disponibile in America, Europa e non solo… nel nostro Paese è ormai una pianta piuttosto comune e la si può trovare ad abbellire cortili privati e giardini.

La pianta dispone di foglie raggruppate poste a rosette. Sfruttata in praticamente qualsiasi settore, l’agave ha bisogno di un terreno umido per crescere. Si tratta di una specie che ama la piena luce.

L’agave è una pianta che viene coltivata in vaso oppure in giardino. L’importante è che sia esposta alla luce solare spesso. Vi sono infatti molti esemplari utilizzati per ornamentare terrazzi e piccole serre. Lo sciroppo ottenuto dall’agave è un prodotto ben conosciuto fin dall’antichità.

Attualmente molte persone si privano dello zucchero bianco (in quanto prodotto raffinato) e introducono nel loro regime alimentare il succo d’agave.

Parlando adesso di coltivazioni passiamo subito alla coltivazione dell’agave in giardino. Ricordiamo però che nelle zone molte fredde, durante la stagione invernale è preferibile optare per la coltivazione in vaso. Coloro che scelgono di coltivarla devono prendere il considerazione di fare uso di apposti teli per coprire le radici della pianta durante l’inverno. Questi teli si possono trovare nei negozi specializzati che trattano prodotti di giardinaggio. La pianta viene trapiantata generalmente a maggio e giugno in giardino. Non necessita di molta acqua, quella piovana è più che sufficiente, nei periodi di siccità e di grande caldo comunque, deve essere periodicamente annaffiata. Durante l’estate l’agave richiede infatti più acqua. Va annaffiata almeno 1 volta ogni 7 giorni.

Coltivare l’agave in vaso fa si che la pianta possa vivere di più dato che nelle regioni fredde durante l’inverno è facile che questa muoia per le basse temperature. Inoltre la coltivazione in vaso è perfetta per tutti coloro che hanno un piccolo giardino oppure non lo possiedano proprio ma vogliono metterla su un terrazzo.

La pianta nel vaso può essere spostata quando le temperature sono basse, mentre quella piantata nel terreno no. Per dare modo a questo vegetale di crescere bene è sufficiente che la zona dove trascorrerà la maggior parte del proprio tempo sia ben illuminata dai raggi del sole. Generalmente i terrazzi sono perfetti. Ha bisogno di poca acqua comunque, ogni 7-10 giorni deve essere annaffiata. Ricordate la scelta del terriccio deve essere impeccabile, quindi optare per uno di qualità.. Evitare assolutamente il ristagno d’acqua nel sottovaso, in caso contrario le radici ne possono soffrire e nel tempo iniziare a marcire.

Differenza tra agave e aloe

Molte persone fanno confusione tra queste due piante, entrambe molto comuni nel mediterraneo. La colpa è dell’aspetto davvero molto simile. Vediamo quindi quali sono le differenze.

Da una parte abbiamo l’agave, originaria dell’America centro meridionale. Le specie sono davvero numerose. Le foglie sono carnose e rigide, dalla forma triangolare e acuminate. Il colore va dal verde chiaro al grigio, alcune volte con una tonalità di blu. L’aloe ha ugualmente foglie carnose, solo che sono ripiene di gel ed è originaria dell’Africa e dell’Asia. Il colore è sempre verde ma più intenso. Le foglie hanno come piccoli aghi che ne seghettano il perimetro.

Entrambe le piante si sviluppano a rosetta. Nessuna delle due ama climi rigidi. L’agave muore dopo la fioritura. I fiori sono di colore bianco, mentre quelli dell’aloe sono gialli e rossi, riuniti in spighe.

Share.

Leave A Reply