Perdita di memoria: cause, sintomi e rimedi naturali

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Il tema della perdita di memoria è piuttosto articolato. Nel corso di questo articolo cerchiamo di offrirvi una visione chiara e lineare, senza la pretesa però di offrirvi un articolo esaustivo o di sostituire il consulto di un medico.
Si parla infatti nel gerco comune di “perdita di memoria” quando per esempio una persona non riesce a ricordare sul momento cosa ha mangiato a pranzo. Sono diciamo momentanee amnesie, dovute forse più dal fatto che quando facciamo una cosa, la svolgiamo in pilota automatico e non ci facciamo neanche più caso. Come il non ricordarsi se si è chiusa la macchina o la porta di casa.

Oggi però, si parla di perdita di memoria come deterioramento cognitivo, il quale come vedremo tra poco può colpire giovani e anziani, può essere progressivo o improvviso e avere una lunga serie di cause. Quando si parla di memoria persa si pensa subito all’Alzheimer ed effettivamente delle volte è un suo campanello d’allarme.

Cos’è la perdita di memoria?

I medici parlano di amnesia e può essere temporanea o definitiva. E’ più comune tra gli anziani quando è di tipo progressivo ma, anche i giovani possono soffrirne, soprattutto quando è improvvisa. Negli anziani avviene un deterioramento delle cellule cerebrali progressivo, cosa che porta alla difficoltà crescente di ricordare. Viene compromessa una o pù funzioni del sistema limbico, parte dell’encefalo formato da ipotalamo e ippocampo e altri che si occupa della memoria, ma anche delle emozioni, dell’umore e dell’olfatto.

Come dicevamo può essere transitoria, cioè quando l’amnesia è limitata a un periodo più o meno lungo di tempo. Oppure permanente, cioè le informazioni del passato non verranno mai più recuperate. Può essere a breve termine, in pratica viene compromessa la memoria che registra gli avvenimenti accaduti in un dato momento, e li conserva da alcuni minuti ad alcune ore. Oppure a lungo termine, colpisce i ricordi avvenuti da qualche minuto a qualche anno prima.

Concludiamo questo paragrafo introduttivo specificando che la perdita di memoria può essere improvvisa, come a conseguenza di un trauma, o graduale, la quale si osserva nelle demenze senili.

5 diverse catalogazioni

Si parla di amensia retrograda quando la persona perde la memoria e non ricorda niente di quello che è avvenuto prima, ma solo ciò accede da dopo l’evento. E’ al contrario anterograda quando ricorda ciò che è avvenuta prima ma non riesce più a immagazzinare nuovi ricordi e informazioni. E’ globale quando avviene una totale perdita di memoria, non vengono ricordati i ricordi del prima, ma neanche del dopo. E’ dissociativa quando vengono persi i ricordi di un dato evento o periodo. Come ad esempio a causa di un lutto. Può essere infine visiva, l’incapacità di ricordare volti e luoghi e perciò non riconoscerli.

Sintomi della perdita di memoria

Sono vari i sintomi della perdita di memoria. Come la confusione mentale, comune per la perdita di memoria provocata da un trauma (improvvisa quindi) o dalla demenza senile (graduale, tipica degli anziani). C’è la difficoltà di linguaggio e ciò avviene quando è colpita l’area di Broca, la quale è appunto responsabile dell’elaborazione del linguaggio. Può dipendere sia dalla demenza senile, dal trauma celebrale e da una patologia. Ci sono problemi di concentrazione, riscontrati per lo più da coloro che sono colpiti da tumori cerebrali, infezioni virali ma anche forte shock-

La perdita di memoria può causare intensi mal di testa, derivanti sia dai traumi cranici che da infezioni cerebrli. Tra gli altri sintomi troviamo la mancanza di orientalmento (non saper riconoscere il posto dove ci si trova, tipico della malattia di Alzheimer), stanchezza, vertigini (tipico nel caso di un trauma cranico, ma può anche indicare la presenza di un tumore cerebrale) e tremori, quest’ultimo è associato alla perdita di memoria provocato dall’abuso di alcol o sostanze stupefacenti, dall’assunzione di farmaci oppure dalla progressiva perdita di memoria.

Cause della perdita di memoria, quali sono?

Le cause sono molte e cambiano in base ad alcuni fattori. Analizziamo subito quelle che non derivano da una demenza o da una patologia. Proseguendo successivamente con quelle patologiche e infine, quelle legate agli anziani.

Perdita di memoria, cause non patologiche

Alcune volte l’amnesia non dipende da una patologia o dall’avanzare dall’età. Può derivare da una serie di fattori che interessano tanto i giovani quanto gli anziani. Da una parte troviamo lo scorretto stile di vita, come chi beve grandi quantità di alcol. Il soggetto può andare incontro a ricorrenti perdite di memoria perché l’alcol danneggia le cellule cerebrali e in rari casi, provoca la sindrome di Korsakoff, malattia degenerativa del sistema nervoso caratterizzata da amnesia retrograda.

C’è l’abuso di sostanze stupefacenti, le quali distruggono le cellule cerebrali e possono portare all’amnesia. Stesso discorso vale per alcuni farmaci, tra cui i sedativi, gli antidepressivi e gli ansiolitici. Essi rallentano i circuiti neurali del sistema nervoso. Può dipendere da carenze alimentari, come quella di ferro e fosforo.

Ovviamente tra le cause non patologiche dell’amnesia vi sono anche cose del tutto involontarie alla persona colpita. Come il trauma cranico, che tra l’altro è il più frequente motivo di perdita di memoria tra i giovani. Il cervello può subire un trauma fisico e portare a danni molto importanti. Le lesioni cerebrali possono dipendere anche da interventi chirurgici. Anche lo stress, le crisi d’ansia e i forti shock possono portare all’amnesia, basta pensare a un lutto improvviso. Di solito la perdita di memoria diguarda il periodo dell’evento.

Pedita di memoria, cause patologiche

Le patologie che causano l’amnesia possono essere molte. Le più comuni sono:

  • Il tumore
  • La depressione, oltre alla perdita di memoria c’è la scarsa concentrazione
  • Infezioni virali, come la meningite e l’HIV, possono portare a una perdita di memoria
  • Patologie della tiroide, come l’ipotiroidismo o la tioridite autoimmune. L’ipotiroidismo provoca infatti un rallentamento generale delle funzioni vitali se non curato. Mentre la tioridite autoimmune deriva dalla presenza di autoanticorpi.
  • Sclerosi multipla, la quale è caratterizzata dalla perdita di quella sostanza che riveste le fibre nervose e porta a difetti della conduzione nervosa.
  • Diabete, sia per via delle crisi ipoglicemiche (con perdita di memoria transitoria), sia per l’iperglicemia.

Perdita di memoria progressiva, la demenza senile

Concludiamo il paragrafo delle cause di amnesia con la perdita di memoria progressiva. Negli anziani la perdita di memoria è piuttosto comune ed è causata proprio dall’invecchiamento, ma anche da alcune patologie quali ad esempio l’icuts, che consiste nella chiusura o rottura di un vaso sanguigno nel cervello, il quale può danneggiare le cellule cerebrali. C’è l’alzheimer, patologia neurodegenerativa il cui sintomo più importante è proprio la perdita della memoria. Le cellule nervose vanno verso una progressiva distruzione. Cè infine la demenza senile, determinata dalle cellule cerebrali che con il tempo si deteriorano. Può dipendere da vari processi digenerativi del cervello, dall’Alzheimer o dall’ictus.

Cure e rimedi naturali per la perdita di memoria

Secondo la medicina tradizionale cinese la memoria è collegata alla milza, i reni e il cuore. Le troppe preoccupazioni, la tristezza eccessiva, lo sminuirsi, il non dormire… sono tutti fattori che vanno a influire negativamente questi organi e di conseguenza, anche la memoria. Ecco perché un rimedio naturale efficace secondo la tradizione orientale è l’agopuntura, la quale va a portare equilibrio e rimuovere i ristagni o gli eccessi energetici di questi organi.

E’ normale che i rimedi naturali possono essere utili solo quando si parla di voler rafforzare la memoria e prevenire le malattie degnerative che la coinvolgono. Per il resto, occorrono chiaramente le cure mediche.

Tra i rimedi fitoterapici più importanti troviamo il ginseng, un ottimo revitalizzante. Aiuta a recuperare la memoria. Il ginseng siberiano, nonché l’eleutecocco, è famoso per combattere la stanchezza mentale. Stimola il sistema nervoso e difende dall’esaurimento psico-fisico. Sempre in Siberia c’è la Rhodiola, contro la stanchezza e lo stress fisico e mentale.

Una particolare attenzione deve essere rivolta all’alimentazione. Il consiglio degli esperti è quello di non fare pasti troppo abbondanti perché l’organismo ne risente sia nelle prestazioni intellettive, sia nella memoria. Molto importanti le fibre, quindi si a verdura e frutta. Lo stesso vale per i minerali (in particolare ferro e zinco) e vitamine (soprattutto l’acido folico e la vitamina C). Da preferire gli alimenti ricchi di fosfolipidi e antiossidanti. L’ideale è seguire una dieta povera di grassi saturi, quindi poche carni rosse e alimenti di origine animale.

Omeopatia e fiori di Bach

A livello omeopatico esistono alcuni rimedi per rafforzare la memoria. In prima fila troviamo l’Anacardium Orientale, il Lycopodium clavatu e il KaJjurn phosphoricum. L’omeopata deve essere bravo a capire, in base a chi a davanti, qual è il migliore rimedio.

Lo stesso vale per i fiori di Bach. C’è Agrimony per aiutare a superare situazioni che causano particolare ansia. Chestnut Bud invece, aiuta per la chiarezza mentale. Elms se la perdita di memoria deriva dalla troppa stanchezza e Clematis se invece la mancanza di lucidità è la causa della distrazione.

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